A1 F & B M – Missione compiuta per la femminile, sconfitta di misura per la maschile

A1 Femminile

Milano – Città di Cosenza 6-8 (3-3; 1-1; 1-3; 1-1)

Milano: Gorlero, Zerbone, Crudele, Scialla, Pustynnikova 3, Incarnato, Ardovino, Comba,  Cordaro 1, Zizzo 2, Magni, Campese, Rosanna. Allenatore: Diblasio

Cosenza: Sotireli, Gallo, Di Claudio, De Cuia 1, Motta S. 3, Niu 3, D'Amico 1, Nicolai, Pomeri, Presta, Motta R., Garritano, Manna. Allenatore: Capanna.

Arbitri: Piano e Rovida
Note: Spettatori 150 circa. Uscita per limite falli D'Amico nel 4 tempo. Espulsioni: Milano 4/13; Cosenza 3/7.

Missione compiuta e successo pesante per Cosenza che non può però esultare a pieno. La vittoria incassata a Milano su un campo difficile fa il paio con quella straordinaria del Bologna, capace di violare la casa della Sis Roma. Capanna però non fa calcoli, e incamera tre punti d'oro in una corsa salvezza sempre più avvincente e scoppiettante. A Milano è andata in scena una squadra cattiva, determinata e attenta, decisa a mostrare il proprio valore e a vincere. Il risultato di 8-6 dimostra infatti la capacità di gestire tutte le fasi dell'incontro, di reagire allo svantaggio e portare a casa i tre punti. Il successo di Bologna, complica le cose, ma Cosenza guadagna punti sul Rapallo e nelle prossime due gare affronterà proprio queste due squadre. La classifica ora condanna praticamente Pescara, mentre ottava e nona si giocheranno i playout. A tre gare dal termine Rapallo e Cosenza sono appaiate a 11 punti al penultimo posto, con Bologna un gradino avanti e Milano quasi salva a quindici. I prossimi scontri diretti daranno i responsi, ma l'impressione è che Cosenza abbia trovato fiducia e che la squadra di Capanna sia arrivata con tanta grinta al rush finale. La gara di ieri ha infatti regalato al tecnico finalmente una buona Guannan, una difesa attenta e una Silvia Motta determinante. Buone notizie e bocche cucite, perché il lavoro inizia a pagare. La cronaca. Cosenza a Milano senza Citino ma con la voglia di vincere, contro una squadra che parte forte e con Pustynnikova va sul 2-0. Cosenza ruggisce e pareggia con De Cuia e Motta, incassa il nuovo vantaggio ma chiude il primo tempo sul tre pari grazie a Guannan. Primo vantaggio cosentino sempre con la cinese ma anche il secondo parziale si chiude sul pari grazie alla rete di Cordaro. È il momento di dare lo strappo definitivo al match e Cosenza lo capisce. Guannan, Motta e D'Amico a bersaglio e l'opera è compiuta in tre minuti. Milano rientra fino al 7-6 ma Motta chiude i giochi e Cosenza esulta. Successo pesante e tanti sorrisi. Finalmente il sudore delle cosentine si è trasformato in una vittoria che darà spinta ad una squadra rinata. 


B Maschile

BASILICATA 2000 – COSENZA NUOTO 8-7 (2-1; 3-2; 2-2; 

BASILICATA 2000: Lanzetta, Di Palma 1, Centanni, Fedeli, Bruschini 2, Cantarella, Giugliano, Di Martire G. 2, Zizza, Varriale, Campese 1, Maciulo 2, Di Martire F. 

COSENZA: Guaglianone, Perez, Cerchiara 1, Chiappetta 1, Stellato, Ponte, Aloi, Cavalcanti, Mascaro 3, Fasanella, Manna 1, Palermo 1, Morrone. 

Note: superiorità: Basilicata: 2/12più un rigore; Cosenza 4/7. Espulso Perez al secondo tempo e Fasanella al quarto. Usciti per limite falli Mascaro, Ponte e Chiappetta al quarto tempo.

Sconfitta di misura per il Cosenza Nuoto, battuto alla Scandone per 8-7 al termine di una partita incandescente. I ragazzi di Perez non hanno mai mollato, neanche quando  sono rimasti in formazione drasticamente ridotta dalle espulsioni, e nel finale hanno avuto anche l'occasione per portare punti a casa. Ne è venuta fuori una sconfitta che desta rammarico per una gara che poteva andare diversamente e anche per qualche scelta arbitrale che i cosentini hanno contestato. Il risultato è il sorpasso in classifica della Basilicata 2000 e ancora qualche nota stonata, ma fra i tanti dati da analizzare per Perez, spicca il gol del giovane Emilio Palermo, che sta scalando posizioni e ha mostrato di poter stare bene in questo gruppo. Sua l'ultima rete in una gara che ha visto Cosenza andare sotto nei primi due tempi e incassare l'espulsione di Perez. Poi la reazione, i gol del giovane mancino Mascaro e un ultimo parziale con tre uomini fuori per somma di espulsioni. La rimonta non si è concretizzata e la Basilicata 2000 ha festeggiato il sorpasso. Cosenza ferma a 13 punti, battuta ma coraggiosa su un campo ostico. La salvezza dovrà essere costruita fra le mura amiche e le occasioni non mancheranno alla squadra di Perez per chiudere anticipatamente la missione. 

 

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