A1 F – Dura trasferta a Rapallo per la Css Verona

La veterana Francesca Cressoni: «Proveremo a leggere più velocemente il gioco per avvicinarci al ritmo della categoria, anche se il pronostico non è dalla nostra»

Quinto turno di campionato per la Css Verona, che domani sarà in trasferta per sfidare il Rapallo Pallanuoto. La formazione ligure occupa attualmente il terzo posto in classifica, con un punto in più della Css ma ben altre ambizioni. Dopo il terzo posto nel campionato 2017/18, infatti, il Rapallo mira ad insidiare i top team Padova e Catania.

La squadra allenata da Giovanni Zaccaria giunge a questo appuntamento con fiducia di fare una buona partita, pur conscia di una differenza tecnica evidente già in Coppa Italia ad inizio ottobre, quando rimediò un eloquente 20-7. La speranza è di ripetere la buona performance offerta alla prima di campionato contro il Plebiscito Padova, sull’onda della prova positiva dell’ultimo turno. Avversa alla Kally Nc Milano, la Css non ha mostrato timori reverenziali ed ha provato a vincere, finendo superata dalle meneghine soltanto di misura. A Rapallo non ci sarà la torcida degli spalti delle Piscine Monte Bianco, ma di sicuro i supporter gialloblù presenti cercheranno di non far mancare nemmeno per un minuto l’incitamento alle proprie beniamine.

Nel prepartita parla una delle giocatrici che da più tempo indossano costume e calottina della Css, cioè l’attaccante Francesca Cressoni, che nell’ultimo turno è rientrata in vasca dopo un infortunio che l’ha costretta a saltare i primi tre appuntamenti.

Sei rientrata sabato, com’è stata la ripresa?

«L’infortunio alla spalla sinistra avuto in settembre mi ha costretta ad eseguire una terapia ed una serie di sedute di massofisioterapia. Per due mesi ho cercato di allenare il più possibile le gambe e il tronco, mentre da due settimane ho ripreso il carico del resto della squadra. La spalla sembra rispondere bene, ma va tenuta monitorata».

A freddo, quali sono le impressioni ricevute nella sconfitta di sabato scorso?

«Ci siamo rese conto di essere al livello di una squadra che per le prossime stagioni ha ambizioni di primissimo piano. Abbiamo dei limiti, tra cui la mancanza di esperienza in A1 che secondo me non ci ha permesso di fare risultato. Poi, Milano ha saputo prendere le misure al nostro gioco e con velocità di lettura di gioco e concretezza ha preso in mano la partita. Altra caratteristica che a noi ancora manca».

Vieni a leggere l’intervista integrale su http://wp.me/p7LlH7-1mi

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