A1 F – NC Milano, sabato sfida contro le Campionesse d’Italia di Padova

A presentare la gara Maddalena “Nina” Fisco intervistata da Andrea Colnago

Sabato alle 15 a Padova il NC Milano affronterà le Campionesse d’Italia per la sesta giornata di campionato. Dopo la bella vittoria contro Roma che ha riacceso l’entusiasmo, la squadra di Diblasio non ha perso la concentrazione, perché quella di questo pomeriggio contro le ragazze della Plebiscito Padova, le Campionesse d’Italia in carica, è una sfida è tanto attesa quanto delicata.
A raccontare di sé e a presentarci il big match Maddalena Fisco, per tutti Nina. L’atleta classe 1996, nata e cresciuta a Varese, ha esordito in A1 con la calottina della sua città nel 2010. Nonostante la giovanissima età Nina vanta una notevole esperienza tra la A2 e la A1 in diverse società d’Italia, oltre che diverse presenze con la Nazionale Giovanile con la quale ha ottenuto un quarto posto agli Europei U17 di Istanbul, un quinto posto ai Mondiali U18 a Madrid, ed un argento agli Europei U18 ad Ostia. Nella stagione 2015/2016 l’atleta di Varese ha giocato proprio nella Plebiscito Padova, con la quale si è piazzata al terzo posto in Coppa Italia e ha vinto lo scudetto.

Nina, come mai hai iniziato a giocare a pallanuoto?
“I miei genitori erano già in questo ambiente, entrambi hanno giocato a Varese, e dunque sono nata e cresciuta là. Poi mio papà è diventato direttore della piscina e Direttore Sportivo, mia mamma invece allenava, quindi io sono stata “buttata” in piscina fin da subito. Ho fatto tutti i corsi di nuoto fino all’agonismo, poi nuotare non mi piaceva e ho preferito la pallanuoto. Ho da sempre voluto fare solo quello, era il mio sogno fin da bambina”.

Perché è così speciale la pallanuoto per te?
“Sicuramente porterò sempre con me i rapporti e le persone che ho conosciuto in questi anni. Ho giocato in tante squadre e i legami che instauri con le compagne sono davvero molto differenti da quelli che potresti instaurare fuori dalla piscina. Inoltre ti dà tantissima motivazione nel non mollare mai. Per esempio io giocavo a Como e facevo il liceo, entrambe le cose mi impegnavano tantissimo e io non volevo rinunciare a nessuna delle due La pallanuoto mi ha insegnato ad organizzarmi, a fare tanti sacrifici, sempre però ripagati. Secondo me è uno sport che ti dà tantissimo a livello personale”.

Parliamo della tua esperienza fino a qui nel NC Milano. Bilancio?
“Milano è una città che conosco bene essendo di Varese, e poi conoscevo Mino Marsili, che ha allenato nella società della mia città. L’aspetto familiare è indubbiamente il valore aggiunto. Ciò che mi ha colpito fin da subito, ed è l’impressione che abbiamo avuto tutte, è il fatto di essere trattate prima da persone e poi da atlete. Questa è la cosa che mi ha davvero impressionato di più in senso positivo. Vedere da parte di tutti, società e persone che lavorano tutti i giorni in piscina e in segreteria, un interesse sincero nei tuoi confronti, che ti chiedano “come stai?”, non è una cosa scontata e non si trova in tutte le società. Il fatto che prima venga la Nina persona e poi la Nina atleta è la cosa che mi piace di più, soprattutto per come sono fatta io caratterialmente. Sono tutti talmente tanto coinvolti che ti danno entusiasmo e la carica necessaria per affrontare al meglio ogni giornata, anche le più dure!”.

Parliamo invece di Padova. Che squadra è?
“Sono tre volte campionesse d’Italia, e questo vuol dire tanto. E’ una squadra che rispetto all’anno scorso ha cambiato molti elementi, come la straniera che avevano l’anno scorso, un’atleta polifunzionale, un tassello importantissimo. Però hanno in squadra giocatrici che valgono tanto, due su tutte il portiere e l’attaccante Elisa Queirolo, il capitano della Nazionale. Sono una squadra completa. Un altro loro punto di forza è il fatto che hanno una carica a ripartire che non si vede in nessuna squadra secondo me. Ogni palla è per loro la palla della vita, e questo deve esserci solo da esempio. Però penso che anche noi abbiamo moltissime qualità e siamo in grado di metterle in difficoltà. Siamo un osso duro!”.

 

 

NC Milano

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