A1 M – Gara fondamentale per il Bogliasco

Ci sono gare, nel corso di una stagione, che indipendentemente dal momento in cui cadono sul calendario possono rivelarsi fondamentali per l’esito di un intero campionato. E’ il caso della sfida che i ragazzi del Bogliasco Bene porteranno sabato alla Vassallo (h. 18) alla Florentia. Una partita che si preannuncia dura ed equilibrata tra due formazioni accomunate dai medesimi obiettivi di classifica. Con una differenza sostanziale: dopo una brutta partenza i ragazzi di Daniele Magalotti non possono più commettere passi falsi.

“Abbiamo iniziato il campionato molto al di sotto di quelle che erano le nostre aspettative – afferma Edoardo Prian – ma credo che nelle ultime due gare, con Lazio e Canottieri, si siamo visti i primi progressi. Finalmente in queste partita abbiamo cominciato a giocare da squadra usando, come si dice in gergo, le mani addosso. Purtroppo non siamo ancora stati in grado di farlo per tutti e 32 i minuti ma in entrambe abbiamo mostrato quel carattere necessario a tirarsi fuorii dalle brutte situazioni. Una caratteristica emersa con la Lazio e ancora di più a Napoli sabato scorso. Purtroppo non siamo riusciti a fare punti perché comunque qualche sbavatura evitabile l’abbiamo commessa anche lì. Però possiamo dire che siamo sulla strada buona per rimetterci in carreggiata”.

Per riuscire nell’intento di togliersi al più presto dalle secche di una classifica già pericolosa però i bogliaschini dovranno fare a meno nelle prossime settimane del loro capitano, Gimmi Guidaldi. Il numero 10 biancazzurro è infatti stato operato negli scorsi giorni alla mano in seguito ad una frattura riportata in allenamento. Un’assenza pesante per un infortunio che lo stesso Prian sa quanto possa essere difficile da smaltire: “Due anni fa – ricorda il portiere – la stessa cosa capitò a me e capisco bene cosa stia provando Gimmi adesso. Riprendere a giocare non sarà una cosa rapida ma noi abbiamo tutte le intenzioni di garantirgli una piena e regolare convalescenza, facendo sì che la sua assenza in vasca non si senta troppo”.

Doveroso infine il ricordo che Prian dedica allo sfortunato Marco Paganuzzi: “Lo conoscevo da fin da quando ero bambino. Mi ricordo quando giocavo contro le sue squadre e ricordo anche perfettamente la meticolosità che metteva nel preparare e gestire ogni singola partita. Un atteggiamento che da fuori mi colpiva molto. Sembrava sempre arrabbiato quando era sul bordo vasca. Ma la sua era semplicemente voglia di vincere che cercava di trasmettere ai suoi ragazzi. Questa estate mi aveva chiesto di partecipare ad un evento benefico che avevano organizzato con il Quinto ma non conoscevo molto bene la sua situazione di salute. Anche per questo quando ho saputo la sua scomparsa sono rimasto davvero di stucco. Sono notizie terribili che si fa fatica ad accettare e commentare”.

 

Bogliasco 1951

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