A1 M – Il Bogliasco vuol far vedere di che pasta è fatto

Se è vero che gli uomini veri si vedono nelle difficoltà, per il Bogliasco, che quanto a carattere non è secondo a nessuno, è giunta l’ora di far vedere a tutt’Italia di che pasta si è fatti da queste parti.

“Sappiamo di essere sulla bocca di tutto il mondo della pallanuoto, ma non certo nel modo in cui vorremmo esserci – ammette Matteo Monari, per spirito di sacrificio e dedizione uno dei migliori tra i biancazzurri in questo difficile periodo – Sembra che molti non aspettassero altro che approfittare della prima occasione buona per spalare fango sul Bogliasco e su tutti noi. Questa situazione però deve renderci più forti e darci la spinta per zittire tutti quei gufi che vogliono vederci affondare. Sappiamo di poter contare solo su noi stessi e questo aspetto deve indurci a compattarci ancora di più di quanto non lo siamo stati fino ad oggi. In un modo o nell’altro dobbiamo toglierci da questa difficile situazione. Sappiamo di essere in grado di riuscirci. Dimostriamolo a chi crede il contrario”.

Cominciare a farlo subito però sarà tutt’altro che semplice. Il prossimo avversario si chiama infatti Posilippo, una squadra storicamente ostica da affrontare, per più fuori casa e con la rosa ridotta all’osso a causa di infortuni e squalifiche:
“Troveremo una squadra incattivita dalla sconfitta patita sabato scorso in casa del Quinto e ciò se possibile renderà ancora più difficile la nostra missione – sostiene ancora Monari – Giocheremo fuori casa, in un ambiente sempre molto caldo, e ancora una volta dovremmo fare a meno di Gimmi e di Andrea (Guidaldi e Fracas, ndr). Sarà davvero molto complicato ma non per questo andremo a Napoli rassegnati. Del resto abbiamo troppo bisogno di punti per permetterci di sottovalutare qualsiasi occasione buona per farli”.

Per molti alla base dello scarso rendimento bogliaschino, oltre alle evidenti responsabilità dirette, c’è anche una componente di sorte che di certo non ha mai dato una biancazzurri. Una lettura che tuttavia il difensore modenese non vuole neppure prendere in considerazione:
“A me non piace parlare di fortuna o sfortuna, anche perché il più delle volte sei tu che ti crei le condizioni favorevoli affinché una cosa vada nel modo in cui speri. È vero che finora se una cosa avesse potuto girarci bene ci è al contrario sempre girata male. Ma la causa è anche nostra e del nostro atteggiamento mentale. Ora però è il momento di scacciare via tutti i fantasmi e giocarsi finalmente il tutto per tutto fino alla fine”.

Anche per zittire tutti quelli sciacalli che in questi giorni continuano a dar fiato alla propria voce.

 

Bogliasco 1951

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