A1 M – La Pro Recco mostra i muscoli a Busto Arsizio

La Pro Recco mostra i muscoli a Busto Arsizio e sconfigge la Sport Management, terza in classifica, per 8-10. 

Tre punti conquistati in una piscina calda, mai violata quest'anno in A1, che assumo un duplice valore, perché garantiscono l'accesso matematico alla semifinale scudetto di Torino e significano la 72esima vittoria consecutiva in campionato: il primato della Teodora Ravenna, squadra femminile di volley, è stato eguagliato. La probabile vittoria contro il già retrocesso Quinto, sabato 22 aprile alle Piscine di Albaro, permetterà alla Pro Recco di entrare nella storia dello sport italiano. 

Serata di festa e premiazioni prima del fischio d'inizio: Eraldo Pizzo omaggia l'ex Gitto, lo stesso fanno i padroni di casa con Edoardo Di Somma, protagonista l'anno scorso con i mastini. La Pro Recco parte bene e trova il gol con il solito tiro terrificante di Figlioli dopo 2.18. La Sport Management pareggia subito con Petkovic in situazione di superiorità. Reazione dei biancocelesti che non si fa attendere: il diagonale di Sukno da posizione 4, e Ivovic con l'uomo in più dopo uno scambio con Di Fulvio, portano la capolista sul +2. Il mancino di Gallo da posizione 2 batte Volarevic sul palo corto a 45 secondi dalla sirena. Distanze che si allungano di nuovo nell'azione successiva: Ivovic è bravo a sfruttare l'espulsione procurata da Aicardi e sigla il 2-4 che chiude il primo parziale. 

Spettacolo e gol anche nel secondo quarto, aperto dalla solita sentenza di Petkovic in superiorità. Sukno non è da meno e capitalizza i venti secondi nel pozzetto di Bini. La controfuga di Fondelli, glaciale nel battere Lazovic, vale il +3. Partita divertente con i mancini protagonisti: Gallo ne fa altri due in superiorità, nel mezzo c'è gloria anche per il cannoniere biancoceleste Mandic. La terza marcatura di Sukno, su rigore, e Di Fulvio con l'uomo in più, portano le squadre al cambio campo sul 5-9, un piccolo mattoncino sui tre punti. 

La capolista deve però fare i conti con Gallo, una furia, che sigla il suo quarto gol, in superiorità, dopo 40 secondi. Poi salgono in cattedra i portieri e il terzo tempo si conclude senza altre reti. 

L'ultimo quarto inizia come il precedente: Deserti però ci mette solo 30 secondi a battere Volarevic e a riportare i suoi a due lunghezze dalla Pro Recco. I biancocelesti smarriscono la via del gol e Gitto, con l'uomo in più, segna l'8-9 che galvanizza il pubblico di Busto. Ci pensa super Fondelli, da posizione 3, in situazione di superiorità, a scacciare i fantasmi del pareggio a un minuto e mezzo dalla sirena. 

"Nella prima metà di gara siamo stati bravi in difesa, a uomini pari, e lucidi e ordinati in attacco – analizza Di Fulvio -. Soffrivamo invece quando loro attaccavano con l'uomo in più. Poi negli ultimi due tempi c'è stato un black-out: eravamo distanti dalla porta, un po' timidi. Rivedremo la gara, cercheremo di capire che cosa è successo, forse inconsciamente pensavamo di aver già vinto, non so darmi una spiegazione. Loro dall'altra parte sono stati bravi a rimettersi in gara, d'altronde lo sapevamo che sono una grande squadra e in casa quest'anno non avevano mai perso.  Bisogna fare i complimenti agli avversari e alla Società".

Di Fulvio è tra i giocatori che c'erano nel dicembre 2014 quando il record è cominciato in casa con il Posillipo: "Bellissimo davvero, non ci vogliamo fermare, ma siamo consapevoli che ciò che conta sono i titoli che vinci alla fine".

 

 

Ufficio Stampa Pro Recco

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