A1 M – L’AN Brescia lotta con generosità ma deve cedere il passo alla Pro Recco

Lotta con generosità, senza mai lasciare nulla di intentato, ma, alla lunga, deve cedere il passo all’avversario meglio attrezzato per eccellenza: a Mompiano, nell’undicesimo turno di campionato, l’An Brescia viene superata per 7 a 3 (3-0, 0-2, 3-1, 1-0, i parziali) dalla Pro Recco. Inizia in salita il sette bresciano, con poca lucidità davanti a Tempesti che, comunque, ammesso che ce ne fosse bisogno, in più occasioni ribadisce le proprie grandi qualità, neutralizzando più di una palla pericolosa e favorendo l’allungo degli ospiti al primo intervallo (3-0). Ma lo spirito battagliero dei biancazzurri non cala e, al cambio di panchine, il match è abbondantemente riaperto grazie alle reti di Rizzo e Nora (entrambe in superiorità) e a una valorosa condotta difensiva (a secco per l’intero secondo periodo, l’attacco ligure, roba che non si vedeva da lungo tempo). Sul 3 a 2 per il Recco, ancora una volta, il terzo tempo risulta decisivo: al gol di Di Fulvio in superiorità, risponde puntuale Vukcevic, bravo a concretizzare un ottimo uomo in più (assist di Rizzo). Sembrerebbe tutto normale ma, con le squadre schierate a metà vasca per la ripresa del gioco, l’arbitro Severo caccia definitivamente lo stesso Vukcevic (per proteste? Strano per un giocatore appena andato in gol. L’episodio si somma a una serie di discutibili decisioni da parte dei direttori di gara, a cominciare dai gol annullati a Janovic e Muslim), e, a quel punto, con un centroboa in meno, il compito dell’An diventa davvero improbo. In ogni caso, Presciutti e compagni non demordono e, sostenuti dai tantissimi tifosi, provano e riprovano a colmare il divario ma il forte team biancoceleste, in una situazione del genere, ha buon gioco.

«Nel complesso – commenta coach Bovo -, penso che abbiamo fatto un’ottima partita, con la giusta intensità nel proporre il nostro gioco e una difesa molto solida. Davanti abbiamo sbagliato tanto, con troppe conclusioni imprecise e affrettate, per altro davanti a un portiere come Tempesti che, di certo, non lo scopriamo oggi. In copertura, due disattenzioni, ovvero le reti di Di Fulvio in superiorità, ci sono costate care. Poi, l’arbitraggio ci ha condizionato con quelle due reti annullate in momenti clou; detto questo, dobbiamo pensare di sfruttare le occasioni da gol che arrivano nelle fasi decisive».

 

 

 

Ufficio Stampa AN Brescia

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