A1 M – PN Trieste – Acquachiara 11-9

Logo-Acquachiara

PALLANUOTO TRIESTE-ACQUACHIARA 11-9 (3-1, 3-2, 2-3, 3-3)

Pallanuoto Trieste: Oliva, Podgornik, Petronio, Ferreccio 1, Giorgi, Giacomini, Di Somma A. 1, Rocchi, Vukcevic 4, Elez 3, Mezzarobba, Obradovic 2, Vannella. All. Piccardo.

Carpisa Yamamay Acquachiara: Lamoglia, Del Basso, Tozzi, Steardo 1, Sanges, Robinson 1, Barroso 1, Cupic 1, Lapenna, Krapic 2, Confuorto 1, Lanzoni 2, Cicatiello. All. Porzio.

Arbitri: Paoletti e Scappini.

Superiorità numeriche: Trieste 5/9, Acquachiara 5/14.

Note: usciti per limite di falli Sanges (Acquachiara), Di Somma (Trieste), Petronio (Trieste) e Steardo (Acquachiara) nel quarto tempo.


IL COMUNICATO DELLA CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA

TRIESTE – Non riesce l'operazione sorpasso alla Carpisa Yamamay Acquachiara, che si allontana così dal gruppo delle squadre che lotteranno per un posto nella Final Six. La squadra di Porzio chiude il girone di andata a quota 15, con un bilancio di 5 vittorie e 8 sconfitte.

A Trieste i biancazzurri sono sempre costretti a inseguire e non agguantano mai la squadra di Piccardo. Determinante, in tal senso, è la percentuale con l'uomo più: l'Acquachiara costruisce molto, ma finalizza poco. Non è la prima volta che succede in questo torneo.

Alla vigilia della partita era stata indicato in Vukcevic, il centroboa montenegrino, l'uomo più temibile della formazione giuliana. Ebbene, è proprio lui con tre gol a propiziare il primo break dei padroni di casa (5-2). La squadra di Porzio non riesce per il momento a replicare come vorrebbe, il gol del giovane Confuorto non impedisce alla Pallanuoto Trieste di allungare (7-3). A metà del terzo tempo finalmente i biancazzurri si sbloccano con l'uomo in più: il gol è di Barroso, dopo otto tentativi a vuoto in superiorità. L'Acquachiara insiste e rientra in partita: segnano Robinson e Lanzoni, nuovamente con l'uomo in più, 8-6 all'ultimo intervallo.

Ci vorrebbe subito un gol in apertura di quarta frazione, ma è Trieste ad andare a bersaglio con Elez. Di positivo c'è che l'Acquachiara non si arrende, continua a lottare nella speranza di recuperare tutto il passivo. Ma i padroni di casa non mollano mai la presa rendendo così inutili le ultime segnature di Lanzoni, Krapic e Cupic.

 

Mario Corcione
Acquachiara

image_pdfSalva in PDFimage_printStampa il contenuto