A2 F Play Off – Maurita Antonacci verso la finale: “Il Como molto simile al Velletri: che vinca il migliore”

Maurita Antonacci

È Maurita Antonacci, alla vigilia della finalissima di andata in Lombardia, a prendere la parola per analizzare il momento vissuto dall’F&D H2O Domus Pinsa Velletri. La squadra di Danilo Di Zazzo ha chiuso in bellezza la doppia sfida contro il Bologna, superando un avversario ostico, e adesso si gioca in due partite l’accesso alla Serie A1 sfumato la scorsa stagione. Osservata speciale è proprio Maurita Antonacci, che per motivi personali da gennaio si è trasferita a Como e si è allenata proprio con le lariane, che ora sono le avversarie da battere. Emozione, sentimento e serenità rappresentano al meglio lo stato d’animo della forte atleta veliterna.

Maurita Antonacci, due partite equilibrate contro il Bologna ma alla fine l’avete spuntata: qual è il tuo bilancio delle semifinali?

Un bilancio positivo perché ci siamo dimostrate una squadra determinata, con maggiore voglia di vincere rispetto al Bologna. Quando ti ritrovi a scontrarti nelle semifinali nazionali le squadre sono tutte allo stesso livello poiché hanno chiuso ai vertici del girone, ma nonostante le difficoltà abbiamo tirato fuori la maturità. Sono orgogliosissima di far parte di questo gruppo proprio perché nel momento cruciale si è mostrato maturo, a cominciare dalle più giovani come Beatrice Clementi, e ha saputo gestire il gioco in maniera corale.

Impossibile non chiederti che squadra è il Como, che hai conosciuto bene e che si è posizionata al primo posto nel girone Nord…

Il Como è una squadra tosta e quadrata. Posso dire che ho legato molto con loro, per il trasferimento a gennaio, sono state e sono a prescindere la mia famiglia. Non avendo nessuno al mio arrivo in Lombardia mi hanno accolta a braccia aperte e le ringrazierò sempre. Dal punto di vista sportivo, sono una squadra molto simile a noi, molto meno fisica rispetto al Bologna che è stata più ‘violenta’. Il Como macina gioco così come cerchiamo di farlo noi e sarà una bella sfida. Per me sarà particolarmente sentita, non lo nego, ma sono molto serena, così come lo sono loro. Ho letto qualche articolo in cui si faceva cenno al fatto che il Velletri avesse lasciato una spia, ma posso assicurare che non è vero e che siamo tutti sereni.

Passa un anno e si ripete l’occasione: la A1 a portata di mano, che passa da due partite molto difficili. Rispetto alla passata stagione, stavolta siete più pronte all’appuntamento?

Non so definire se l’obiettivo è più difficile o più facile. Sicuramente non è semplice ed esistono le partite in sé. Importante è come vivi il discorso finale, un gran peso da reggere. L’anno scorso abbiamo sofferto un po’ questo peso contro l’Imperia, quest’anno forse siamo un po’ più abituate. Abbiamo visto quanta gente portiamo a Velletri alla finale in casa e non ci spaventerà sicuramente rifare una gara del genere.

Qual è il morale della squadra veliterna?

Il morale della squadra lo percepisco dall’esterno, sono tra l’incudine e il martello perché rimango a Como e per correttezza mi sto allenando da sola. Pur essendo lontana mi tengo costantemente in contatto con le ragazze di Velletri e posso dire che tutto è tranquillo. Io vorrei giocare due partite con un clima amichevole e con serenità, ciò ci porterebbe a fare meglio le cose. Mi auguro che vinca il migliore…

 

Rocco Della Corte

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