A2 M – Torino 81 – RN Sori 11-9

Partiamo dalla fine. Quel 5 a 1 di parziale deve far riflettere. Perché nell’ultima frazione e non all’inizio? Finisce 11 a 9 il match contro il Torino con il Sori che rende meno amaro un passivo che nelle prime due frazioni e mezzo poteva far presagire a una goleada per i padroni di casa. Di fronte una formazione preparata, fisica, arcigna è concentrata, cui vanno fatti i complimenti per averla condotta è controllata per larghi tratti. Ci sono i meriti sí dei piemontesi, ma anche i demeriti dei granata, perché in questa categoria contropiedi, rigori ( due entrambi trasformati da Azzi e Vuksanovic ) e gol dal centro, altrettanti, non possono essere concessi. Gioca lontano il Sori, subendo il pressing degli avversari e non riuscendo a trovare soluzioni, affidandosi solo a conclusioni estemporanee. Non sarebbe giusto nemmeno puntare il dito contro gli arbitri, perché, seppure alcune scelte non siano state eque, il parziale subito nel primo e nel secondo tempo è solo da imputare a sé stessi. La fame e il sangue agli occhi, forse soni mancate queste due cose, mentre positiva è stata la prova di orgoglio mostrata nell’ultimo tempo e mezzo, nonostante il calo palesato nella formazione di Aversa.
Da sottolineare le quattro reti dell’australiano Elphick così come la forza e costanza di Alessandro Viacava, l’ultimo a mollare, tanto da dire che ne servirebbero tredici come lui.
Il campionato è combattuto , come dimostrano i risultati delle altre gare. Si sapeva sarebbe stato un inizio in salita, ma ora in casa dalla prossima contro il Brescia bisogna fare sul serio dall’inizio e per quattro tempi.
Ora è il momento, non bisogna buttarsi giù ma imparare dagli errori e invertire la rotta.
Inviato da iPhone

 

RN Sori

image_pdfSalva in PDFimage_printStampa il contenuto