Bogliasco Bene e l’inno “Buio Pesto”

Sport e musica si fondono alla Vassallo per identificare ancor di più l’orgoglio di essere bogliaschini.

I Buio Pesto, storica band del Golfo Paradiso celebre per le sue canzoni in dialetto genovese, hanno deciso di regalare al Bogliasco Bene uno dei loro motivi più famosi, facendolo diventare il nuovo inno ufficiale della società biancazzurra.

Bogliaschini d’origine rigorosamente controllata, i due leader del gruppo, Massimo Bosso e Massimo Morini, doneranno la canzone Boggiasco, scritta ed interpretata da loro stessi, al sodalizio che più di altri contribuisce a portare il nome del borgo in giro per l’Italia e l’Europa.

A partire da sabato prossimo, in concomitanza con l’esordio casalingo delle due prime squadre biancazzurre, la canzone verrà diffusa dagli altoparlanti della Gianni Vassallo prima di ogni incontro interno dei ragazzi e delle ragazze del Bogliasco ’51. Inoltre, per festeggiare al meglio questo gemellaggio canoro-sportivo, il prossimo 11 novembre la sfida tra i ragazzi di Daniele Bettini e l’Ortigia, valida per il quarto turno di campionato, sarà anticipata da un’esibizione dal vivo della band più famosa del cantautorato ligure contemporaneo.

“L’idea di accostare la nostra canzone alla squadra che da sempre rappresenta l’orgoglio del paese, facendola diventare l’inno ufficiale della società – rivela Bosso – è nata una sera d’estate, parlando con Pachito Sbolgi (allenatore delle giovanili biancazzurre, ndr). Oggi, alle porte della nuova stagione agonistica, siamo lieti di poterla donare al Bogliasco 1951, sperando che le nostre note possano essere benauguranti per tutti gli atleti e le atlete biancazzurre”.

Pubblicata nel 2002, assieme alle altre tracce contenute nell’album “Paganini”, e cantata rigorosamente in genovese dalla bellissima voce di Federica Saba, Boggiasco è una ballata malinconica che viaggia sul filo dei ricordi, riportando alla mente la Bogliasco di una volta. A ben guardare poi non così diversa da quella di oggi: “Sia io che Bosso – spiega Morini – siamo profondamente bogliaschini e questa canzone rappresenta tutto l’attaccamento che nutriamo per questo paese. Lui, nato e cresciuto qui, è forse la persona più indicata a descriverlo; io, bogliaschino di ritorno essendo questo il luogo in cui è vissuto mio padre, ho composto la melodia e arrangiato la canzone. Ne è uscito questo componimento d’amore per quello che per noi è il posto più bello del mondo”.

Un luogo che ha due eccellenze su tutte: la pallanuoto e i Buio Pesto. Due eccellenze da oggi unite dalle note di una suggestiva serenata.

 

Bogliasco 1951

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