C M – Libertas: dove sei finita?

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Libertas Roma Eur – Anzio P.N. 8-9 (2-1) (3-1) (1-3) (2-4)

Libertas Roma Eur: Petrini, Neri, Carrer, Cimini (3), Di Martino (3), Cipollone, Novelli, Procopio cap., Todini (2), Fantauzzi, Sean, Riviezzo, Serraiocco. All.Lucchini

Tre partite, due pareggi e una sconfitta cocente, questo e' il ruolino deludente della Libertas, con una difesa imbarazzante tra le peggiori del roster ( del resto anche nella categoria Under 20 abbiamo lo stesso scorer negativo).I numeri a volte rivelano molto più di quel che si dica…..

L'Anzio si prende i tre punti meritatamente e il gradino più alto della classifica, dimostrando solidità e sangue freddo nei momenti cruciali della partita. Una squadra giovane e costruita per raggiungere un obiettivo importante. La Libertas ha ora il dovere di riscattarsi prontamente altrimenti potrebbe aprirsi una piccola crisi che ridimensionerebbe di molto il progetto iniziale e l'obiettivo primario.

La prestazione con la Roma Waterpoolo e' solo uno sbiadito ricordo e come detto la settimana scorsa stavolta la fortuna ha voltato le spalle alla nostra squadra a cui sono mancati i secondi necessari per pareggiare l'incontro. Basterebbe raccontare come è stato preso il gol numero nove ( quello del 9 a 7) per rappresentare in modo chiaro cosa è mancato…..in una situazione di superiorità numerica (3 contro 2) il tiro del giocatore neroniano si stampava sulla traversa ma il tiro era cosi' potente che ricadeva esattamente nei pressi del medesimo giocatore…il quale in assenza di un qualsiasi tentativo di difesa  avversaria, riprendeva il pallone e stavolta lo scagliava con piu' rabbia e determinazione vincendo l'opposizione del nostro pur bravo portiere.

E anche gli ultimi 10 secondi disponibili si smorzavano sulla mano protesa del nostro portiere che pur parando il tiro in una situazione di uno contro zero…deviava il pallone fuori dalla vasca consentendo ai neroniani di gestire gli ultimi secondi di gioco.

Non può essere un caso se al termine dei tre incontri precedenti il nostro portiere risulta essere sempre tra i migliori e decisivo per le sorti delle nostre partite. Evidentemente qualcosa non funziona….nei meccanismi difensivi.

La cronaca è presto detta….i primi due tempi sono stati di assoluto appannaggio della Libertas che certamente può recriminare per non essere stata in grado di avere un vantaggio con un margine superiore…..poi come spesso accade anche per merito dei nostri avversari che non si sono disuniti, la squadra ha mollato la presa consentendo loro di rientrare in partita e pur mantenendo un esiguo vantaggio tra le file della Libertas c'era la sensazione che qualcosa stava cambiando.

L'alternanza del risultato continuava fino a metà dell'ultimo quarto ed e' a quel punto che l'Anzio ha conquistato il break decisivo ( due gol di vantaggio a 90 secondi dal termine) che ha fatto la differenza nel punteggio finale…..Le fasi finali, concitate e confuse e di cui ho parlato prima, chiudevano l'incontro.

Piccolo inciso sull'arbitraggio che ha mostrato qualche perplessità per alcune decisioni prese abbastanza controverse…..ma come al solito non si può imputare cose non viste ad un essere umano a cui obiettivamente si chiede l'impossibile ( due occhi non bastano mai,  soprattutto se, chi dovrebbe coadiuvarlo si distrae) ma ciò non può comunque costituire un alibi per noi….la partita e' stata decisa con i nostri comportamenti in acqua assolutamente insufficienti.

Voglio per concludere, menzionare la cosa più bella….presente in tribuna, la piccola Andea ( nella foto) figlia del nostro capitano, resta l'unica cosa meravigliosa da salvare in una giornata negativa.

Commento del Sig.Lucchini Luca Tecnico della Libertas Roma Eur
Ormai è assodato che non riusciamo a gestire le partite e i risultati positivi fino alla fine. Due buoni tempi che ci permettono di avere un discreto vantaggio fanno da anteprima a due tempi di confusione ed errori grossolani. Purtroppo risulta difficile anche per me decifrare quello che succede in partita ai miei ragazzi. Si parte bene, si dimostra di avere un bel gioco, una buona preparazione atletica, delle buone idee e la grinta giusta per portare a casa l'incontro; poi ci si spengne inspiegabilmente, si fanno giocate leziose e inutili, si difende con superficialità e si perde la concentrazione con una facilità disarmante, come se il vantaggio accumulato bastasse per vincere.
Dal punto di vista tecnico e tattico i miglioramenti li vedo; migliorata la realizzazione su uomo in più, migliorata la difesa su uomo in meno, azioni da gol a uomini pari ben costruite, difesa attenta e grintosa.
Poi guardo il risultato e mi chiedo cosa sia successo. E la risposta mi esplode in testa come una bomba: i miei ragazzi non hanno rabbia, non hanno quell'umiltà nel continuare a lottare su ogni pallone anche se il risultato ci è favorevole, non hanno quel veleno nel difendere il risultato fino alla fine. Tranquilli nel risultato, ci dimentichiamo che dalla parte opposta alla nostra c'è sempre un avversario che vuole lottare e provarci fino alla fine, che tutto può cambiare nel giro di pochi minuti e subiamo la grinta e la voglia di non perdere dell'avversario di turno.
Come gli dico spesso, in questo sport la grinta e la rabbia di voler portare a casa il risultato è tutto… e noi da questo punto di vista dobbiamo ancora maturare. Dobbiamo ritrovare quella rabbia e allo stesso tempo quella sicurezza e tranquillità che lo scorso anno ci ha permesso di vincere a Latina gara 1 dei Play Off e di portare ai rigori in gara 3 la squadra che poi è stata promossa in Serie B. Ma non c'è più tempo, bisogna farlo ora; altrimenti continueremo ad essere la solita squadra potenzialmente forte, bella da vedere, ma che alla fine dei giochi guarda da dietro altri arrivare al traguardo. E io non voglio più guardare, VOGLIO VINCERE!!

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