Champions League – L’An Brescia inciampa nell’ostacolo CN Terrassa

Inciampa nell’ostacolo-Terrassa, l’An Brescia, ma la battuta d’arresto non pregiudica il cammino dei biancazzurri nella più importante competizione per club: in Catalogna, nel match di ritorno dell’ultima fase di qualificazione alla Champions League, il sette di Sandro Bovo cede per 9 a 8 (3-3, 3-3, 0-2, 3-0, i parziali) davanti al team di Didac Cobacho, ma, avendo vinto con quattro gol di scarto la gara d’andata, è Brescia ad accedere al girone A della Champions 2018-2019. Sostenuti da un pubblico veramente ammirevole per attaccamento e calore, e facendo leva su una preparazione atletica più consolidata, i catalani giocano il tutto per tutto assolutamente indifferenti al fatto di dover rimontare un passivo di quattro lunghezze: grande fisicità e notevole determinazione segnano la prova dei padroni di casa che, alla fine, la spuntano per la gioia dei tanti tifosi accorsi in piscina. Pur lontana da una condizione fisica ottimale, l’An si destreggia in una bagarre agonistica che, fino al cambio di panchine, pare identica a quella vista a Mompiano: tra sorpassi e controsorpassi, il secondo tempo si chiude sul 6 pari, con Presciutti e compagni che pagano alcune disattenzioni soprattutto in inferiorità. Poi, sempre come accaduto all’andata, nella terza frazione, ecco l’allungo dell’An (Rizzo in superiorità e Gallo su rigore), messo al sicuro dallo 0 su 2 con l’uomo in meno. Dopo l’ultimo intervallo, però, i bresciani non riescono ad arginare l’insistenza e la pesantezza del Terrassa che, anche favorito da un certo permissivismo degli arbitri, realizza il contro-break (3 a 0) che decide la partita. Complessivamente, una prestazione senz’altro sotto tono, da parte delle calottine bresciane, ma, con tutta la stagione davanti, meglio fare i conti, ora, con i passi falsi e, comunque, con la qualificazione già acquisita.

«Abbiamo giocato male – afferma con decisione, coach Bovo -, davanti alle difficoltà, abbiamo reagito in modo individuale, con troppe scelte personali, senza far venire fuori la forza del collettivo. Nella prima parte della gara, l’uomo in meno non ha funzionato, poi questo fondamentale è migliorato ma, in ogni caso, abbiamo concesso gol troppo facili come i due contropiedi e quello da boa. Con la nostra esperienza e le nostre qualità, non devono accadere questi passaggi a vuoto. Ci sono tante cose da mettere a posto, però meglio che siano saltate fuori adesso. Per il resto, devo fare i complimenti a loro e al loro allenatore, hanno giocato una grande partita, mettendocela tutta, con una squadra che schiera dei giovani davvero interessanti; e complimenti anche al loro pubblico, la piscina era piena, il tifo caldo ma rispettoso, proprio un bel contesto».

 

 

Ufficio Stampa AN Brescia