Champions League – Un regalo di Natale scartato con quattro giorni d’anticipo per il Recco

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Un regalo di Natale scartato con quattro giorni d'anticipo: la Pro Recco espugna Eger, 7-11 il finale, e si conferma in testa, a punteggio pieno, nel girone B di Champions League. Una vittoria importante che alla luce dei risultati odierni (due pareggi nelle altre partite) avvicina i biancocelesti all'obiettivo del primo posto che vale l'accesso diretto alla semifinale.

Nella trasferta magiara Vujasinovic ritrova Sukno e schiera Figari al posto di Bodegas, con Mandic e Pijetlovic a darsi il cambio nel ruolo di centroboa.

Due traverse di Hosnyanszky e Di Fulvio aprono il match nel catino di Eger. Figari in superiorità, imbeccato da un passaggio no look di Molina, segna al volo ad un passo dal numero uno avversario: dopo 1:47 la Pro Recco è davanti. Il più due si materializza a metà tempo con Pijetlovic servito da Filipovic. Gli unghresi spingono e accorciano: il destro di Cuk, deviato da Mandic, sbatte sul palo e trafigge Tempesti. Un alzo e tiro di Bedo pareggia i conti a trenta secondi dal termine.

Tocca a Filipovic, dopo un minuto e dieci secondi, riportare avanti i biancocelesti con un rigore – causato da Decker – che non lascia scampo al connazionale Mitrovic. Freddezza che non hanno Figlioli e Kovacs: dal dischetto immaginario dei cinque metri entrambi vengono murati da Mitrovic e Tempesti. Si va così al riposo lungo sul 2-3.

La Pro Recco riparte convinta e si porta sul più due con un sinistro incrociato di Filipovic che supera Mitrovic a 23 secondi dal via. Il numero uno serbo si lascia sorprendere, un minuto più tardi, dal destro di Molina che vale il 5-2. Tempesti para tutto e quando non ci arriva ci pensa la traversa, sul bolide di Cuk, a salvarlo. Il capitano si deve inchinare (dopo sedici minuti di imbattibilità) al tiro chirurgico del numero sette avversario. Finale incandescente con Pijetlovic, in superiorità, e Erdelyi, su rigore, per il 4-6 che conduce le squadre all'ultimo quarto. 

Molina trova subito il varco giusto e riporta a distanza di sicurezza i biancocelesti. Gioia che dura poco, perché Bedo, con l'uomo in più, rimette in carreggiata la squadra di Dabrowsky. Il pubblico spinge i magiari, ma Fondelli (in superiorità) ammutolisce la piscina con un tiro centrale da sei metri che si infila sotto la traversa: a cinque dal termine la Pro Recco è sul più tre. La stanchezza si fa sentire e le difese si aprono: Vapenski trova la traiettoria perfetta e sigla la sesta marcatura dell'Eger, mentre l'alzo e tiro di Sukno, seguito dal tocco sotto misura di Mandic in versione centroboa, fa registrare il più quattro a due dal termine che chiude definitivamente i giochi. C'è ancora tempo per un gol di Pijetlovic, con l'uomo in più, e per il rigore trasformato da Erdelyi, il terzo in favore dei magiari. La Pro Recco, adesso, è in fuga.

"Una partita difficile – osserva Molina – l'Eger è un'ottima squadra che punta ad entrare nella Final Six, ma noi abbiamo fatto una grande gara soprattutto nella seconda parte di partita in fase difensiva. I risultati di oggi ci fanno sorridere, abbiamo un bel divario ma non dobbiamo mollare perché c'è da migliorare ancora".

 

Ufficio Stampa Pro Recco

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