FIN CUP – Cosenza batte Milano ma non entra tra le prime quattro

CITTA’ DI COSENZA-N.C. MILANO 7-6 (0-1, 2-3, 3-2, 2-0)

Città di Cosenza: Gorlero, Citino, Nisticò 1, De Mari, S. Motta 2, De Cuia, Kuzina 2, Nicolai, Di Claudio, Presta, R. Motta 2, Garritano, Sena. All. Capanna.

N.C. Milano: Nigro, Apilongo, Crudele, Gitto, Ranalli 1, Fisco 2, Menczinger 1 (rig), Zerbone, Cordaro, Crevier 2, Magni, Repetto, Rossanna. All. Diblasio.

Arbitri: Valdettaro e Zedda.
Superiorità numeriche: Cosenza 2/6, Milano 2/8 + 1 rigore.

Vittoria di misura e di coraggio per il Città di Cosenza, che nell’ultima gara del girone supera Milano al termine di una emozionante rimonta. La gara infatti in avvio aveva preso una brutta piega per le ragazze di Capanna, sotto di 1-4 a causa di tanti errori. Poi però la rimonta, la rabbia e la grinta di una squadra che ha saputo reagire, ribaltando nel finale il risultato con le reti di Kuzina e Roberta Motta. Il successo non vale però le finali, perché la differenza reti non premia Cosenza, impegnata domani nel match valido per il 5 e 6 posto. Capanna analizza là due giorni iniziale di Fin Cup. “La chiave è semplice ed è tutta nella lettura delle gare. La sconfitta di stamattina con Rapallo è lo specchio di ciò che siamo quando non diamo il massimo per grinta, qualità e voglia di vincere. Non è contro di loro che abbiamo perso il treno per le finali, perché a mio avviso ci è mancato qualcosa ieri contro Roma. Se giochi con squadre più forti e la gara è equilibrata devi avere quel qualcosa in più per chiuderla con i tre punti. Su questo bisogna lavorare, cercando di abituarci a vincere nelle partite in cui diamo tanto. Detto questo mi tengo stretto il successo di oggi. Le mie ragazze hanno reagito, nel momento difficile hanno stretto i denti e trovato tre punti. Domani mi aspetto una vittoria perché ribadisco che bisogna abituarsi a vincere, maturare sotto il punto di vista caratteriale e mantenere sempre quella voglia matta di arrivare prima sopra ogni pallone”.

 

 

Cosenza PN

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