Latina Nuoto: piscina “open” chiusa da 105 giorni

Piscina Open Latina

PISCINA “OPEN” CHIUSA DA 105 GIORNI
PARLA IL PRESIDENTE DELLA LATINA NUOTO ALBERICO DAVOLI

 

“COMUNE ASSENTE, INTERVENGA LA F.I.N.”

“BASTA !!! 105 GIORNI senza impianto, decine di richieste delle società e dei genitori al Comune, appelli al Prefetto, contrappelli e lettere al Sindaco e chi più ne ha più ne metta, il tutto senza avere risposte o rimedi da parte dell’Amministrazione al problema”.

A dire BASTA e alzare la voce è l’ultra decano tesserato della F.I.N., e di tutte le Federazioni sportive provinciali C.O.N.I., Alberico Davoli,Presidente della Latina Nuoto oltre che fondatore e Presidente onorario dell’Antares Nuoto Latina, avvilito oltre che amareggiato per l’arcinota questione della Piscina Scoperta 33 x 21 rimasta chiusa dal 1 di Ottobre

“Siamo ai limiti del tracollo per la Pallanuoto a Latina ed è palese che l’Assenza del Comune a trovare soluzioni alternative e a darci un supporto e sostegno nel permetterci di proseguire l’attività stia contribuendo non poco alla crisi delle società. Se è in difficoltà una Asd come l’Ambranuoto, con gli allenamenti per i suoi nuotatori, figuriamoci in che condizioni sono le associazione sportive come l’Antares, Latina Pallanuoto e la mia Latina Nuoto che hanno disagi oltre che dal trovare impianti dove allenarsi anche a reperire i campi gara per disputare le partite di campionato in casa.

Ma è proprio questa la domanda da porsi. Ma di quale casa parliamo? Oramai non abbiamo più una casa, in pratica continua Alberico Davoli, siamo senza fissa dimora con centinaia di ragazzi e di famiglie da 105 giorni in giro per la Provincia e il Lazio a cercare di andare avanti, allenarsi come meglio si può, e proseguire nel migliore dei modi una stagione avviata male e compromessa, non per nostra responsabilità, ma dalle beghe del Comune con il Privato.

L’unica nota positiva a questo GRIDO DI DOLORE è la vicinanza della F.I.N. che nei prossimi giorni sarà a Latina per dare spunti e proporre soluzioni, in specie alle società di Pallanuoto, proprio sulla vicenda dei campi di gara dove poter giocare gli incontri in casa. Il mio appello è stato ascoltato dal Presidente del C. R. Lazio Dott. Giampiero Mauretti che sicuramente nell’occasione presenterà ufficialmente il presidente della Latina Pn Francesco Damiani nella veste di neo delegato provinciale della F.I.N. Noi come Latina Nuoto e Antares porteremo le nostre idee, a partire dal riproporre al Comune la costituzione di un Consorzio tra le società sportive, la F.I.N., il Comune e il concessionario per una gestione ponte della Open fino al termine della stagione. Ma suggeriremo anche soluzioni alternative per le piscine dove disputare le partite in casa. Mi permetto poi, viste le mie 85 primavere e gli oltre 40 anni di militanza in questa Federazione, di dare questi consigli e di suggerire anche un intervento diretto, se lo ritenesse necessario, del Presidente Federale Nazionale Paolo Barelli presso lo stesso Sindaco Coletta. Il tutto sempre per stimolare il buon senso di chi amministra il Bene Comune e il servizio pubblico.

Quello che sarà però necessario è che l’Amministrazione ponga fine al pellegrinaggio di noi Nomadi del nuoto e della pallanuoto in giro per il Lazio. Abbiamo subito perdite di sponsor e di 15, anche 20 atleti per le società più importanti che disputano la Serie A2, la Serie B e i tanti tornei giovanili maschili e femminili. Noi della Latina Nuoto con le nostra squadre non siamo riusciti ancora ad allenarci, tralasciando le under pur iscrivendo comunque la Promozione al campionato. Per non parlare dell’aggravio ulteriore di spese di trasferte per noi, per i genitori e per i ragazzi, costretti ad allenarsi in impianti privati, che pur ospitandoci, ci rilegano in orari disagevoli e alla fine in termini di spazi rendono la metà e costano di più rispetto a quelli di cui usufruivamo alla Open .

OGGI Abbiamo bisogno di certezze non più di chiacchiere !!! Le nostre sono gestioni programmate e non possono essere frutto di improvvisazione con gli atleti e le famiglie che ci sono rimaste vicine che si sobbarcano enormi sacrifici e peripezie. Fino a quando i genitori sopporteranno tutto questo e fino a quando noi potremmo resistere prima di scomparire? Immaginiamo per un attimo se questo fosse accaduto al Calcio, al Volley, al Basket o al Calcio a 5.

Questi sport, con le prime squadre di Serie B e serie A unitamente alle loro formazioni giovanili, dove sarebbero dopo 105 giorni di chiusura impianti? avrebbero avuto RISPOSTE E SOLUZIONI? Forse si e la storia ahimè ce lo insegna…. noi del Nuoto e Pallanuoto, premiati l’Estate in Comune per i brillanti risultati e le vittorie e Promozioni ottenute in Campionato, invece ANCORA LE ASPETTIAMO !!!”

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