U17A M F.li – AN Brescia sconfitta in finale

Rn Savona – An Brescia 10 – 9 (3-3, 3-3, 3-1, 1-2)

SAVONA: Da Rold, Taramasco, Magliano, Bragantini 1, Boggiano 4, Patchaliev 2, Caldieri 2 rigori, Giovanetti, Bertino 1, Ricci, Maricone, Di Murro, Urbinati. All. Federico Mistrangelo

BRESCIA: Di Martino, Pea, Girati, Maglione, Gianotti, Balzarini 1, Mario Garozzo1, Gianazza 3, Giuseppe Garozzo 3, Casanova, Andreoletti, Rivetti 1, Negro. All. Enrico Oliva

Arbitri: Carmignani e Petronilli.

Note: nessuno uscito per limite di falli.
Superiorità: Savona 2 su 3 più due rigori, Brescia 4 su 7.

Tommaso Gianazza Miglior giocatore

Seppur sconfitta, esce dall’acqua con grande onore l’Under 17 maschile dell’An Brescia: nel match che valeva il titolo tricolore della categoria di maggior interesse a livello federale, la squadra di Enrico Oliva cede per 10 a 9 davanti alla Rari Nantes Savona che deve soffrire fino agli ultimi istanti di gioco per confermarsi campione d’Italia. In una piscina di Mompiano da quasi tutto esaurito, le due formazioni danno vita a una sfida segnata da grande equilibrio, con emozioni e intensità assolutamente degne di uno scontro che vale lo scudetto: prima è Savona a portarsi avanti andando per due volte oltre il break (2-0 e 3-1), poi, dopo aver colmato il divario, per due volte, è l’An a mettere la testa avanti (3-4 e 4-5). Con la gara che arriva in perfetta parità (6-6) al cambio di panchine, alla ripresa è ancora Brescia ad allungare (6-7), ma i campioni in carica non ci stanno andando a rete per tre volte di fila. Nell’ultima frazione, i biancazzurri stringono i denti trovando il pareggio (9-9) a quattro minuti e 48 secondi dalla fine; comprensibilmente, a quel punto, la tensione si fa sempre più sentire ed è la Rari la prima a trovare quel pizzico di lucidità necessario a rompere l’equilibrio a poco più di tre minuti dall’ultima sirena. Ma i giovani leoni, anche se a corto di energie, non abbassano minimamente la testa e con generosità lottano col coltello tra i denti fino a procurarsi un uomo in più negli ultimi venti secondi: la palla gira con ordine ma il tiro dalla linea esterna, viene respinto. Savona vince ma Brescia esce a testa altissima, anche considerando il complessivo rendimento durante la final eight disputata in questi quattro giorni: inserita nel girone 1 con Posillipo, Arechi e lo stesso Savona, l’An si esprime in maniera esemplare contro le due principali favorite per il successo finale – Posillipo e Savona -, imponendosi, prima, 9 a 8 sui partenopei, e poi, 8 a 7, sui liguri. In mezzo, la netta vittoria (11 a 4) sui salernitani dell’Arechi. Avendo chiuso al primo posto il girone, il sette bresciano va direttamente in semifinale dove ritrova il Posillipo: nel secondo incontro coi rossoverdi, l’An fa valere una maggiore determinazione nei momenti clou, chiudendo la contesa sul 13 a 9. Dopo il primo intervallo, Brescia va sotto di uno (2-3), poi piazza un parziale di 4 a 0 che mette in ginocchio gli avversari; al cambio di panchine, l’opera viene completata anche, e soprattutto, con un’ottima performance difensiva (nessun gol subito nelle quattro superiorità a favore del Posillipo). A sottolineare il valore espresso dai giovani An, il riconoscimento di miglior giocatore del torneo, assegnato a Tommaso Gianazza.

«Il dispiacere per la sconfitta in finale – commenta il presidente dell’An, Andrea Malchiodi – non oscura la soddisfazione per aver ospitato un evento riuscito molto bene e, per questo, un doveroso ringraziamento va all’equipe responsabile dell’organizzazione e ai volontari che ci hanno dato una preziosa mano. Allo stesso modo, un sentito riconoscimento va al nostro staff tecnico, in primis Oliva e i suoi collaboratori, per il livello raggiunto dal nostro vivaio. I nostri giovani hanno effettuato un percorso impensabile fino a poco tempo fa e oggi abbiamo sfiorato lo scudetto nella categoria di maggior richiamo. All’inizio della mia esperienza da presidente della rinata An, ricordo che vari dirigenti di altri club, parlavano di Brescia come realtà incapace di creare delle buone basi per la pallanuoto; ebbene, sono due anni consecutivi che arriviamo alle finali Under 15 e Under 17, gli Under 20 sono arrivati alle semifinali, così come l’Under 15 femminile. Insomma, la qualità del lavoro è evidente e devo fare i complimenti a tutti i tecnici».

«Dispiace molto aver perso la finale – dice coach Oliva -, ci siamo andati davvero vicini. Avevamo difronte un club che, oltre a detenere il tiolo, per il quarto anno, si giocava lo scudetto di categoria. Da parte nostra, c’è stata qualche sbavatura ma, comunque, abbiamo dimostrato tanto orgoglio e una crescita costante costruita con cammino di lavoro, sacrifici e tanta voglia di fare bene. Abbiamo raggiunto un livello di qualità che, fino a due o tre anni fa, sognavamo. Ci siamo guadagnati il rispetto di tutti: ora ci rimbocchiamo le maniche per continuare su questa strada con ancora più convinzione. Un ringraziamento va allo staff che ha curato l’organizzazione di queste finali, a partire da Stefania Bianchi e Brando Dian».

 

Ufficio Stampa AN Brescia

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