A2 M – Del Bo Aqavion e la squalifica di Fabio Coda
Piove sul bagnato in casa Del Bo Aqavion. Dopo la sconfitta a Siracusa contro la Canottieri 7 Scogli, la notizia del successo della Roma 2007 Arvalia in casa del Catania ha acuito il dispiacere della truppa grigioverde, che ora si ritrova all’ultimo posto, seppur con distanza invariata (-3) dalla salvezza. Ma c’è un’altra questione che mina la tranquillità del Presidente del sodalizio campano Fabio Coda, gravato di una squalifica fino all’8 marzo, confermata dalla Corte d’Appello: “Il problema – sottolinea il patron – è che io, a quella partita, non ero nemmeno presente ma, nonostante ciò, il mio nome risulta nel referto arbitrale associato ad una espulsione per proteste”. Ricostruiamo i fatti: lo scorso 21 febbraio si gioca Tgroup Arechi-Del Bo Aqavion, valida per il campionato Under 17 B ma Coda non è alla “Vitale”: “Ero alla gara di mio figlio, Posillipo-Swim Academy per l’Under 13 A, ed ho anche i testimoni, perché al termine dell’incontro mi sono fermato a parlare con l’arbitro”.
Tutto ciò però non ha convinto la Corte d’Appello Federale che, nella giornata di venerdì, ha confermato la decisione del direttore di gara: “E’ una cosa che mi lascia totalmente basito – conclude il Presidente grigioverde – l’arbitro dice di avermi riconosciuto ma io non c’ero né fisicamente né con il tesserino, che porto sempre con me. Posso passare sopra allo scambio di persona, ma è inaccettabile che una decisione cosi ingiusta venga confermata anche in Appello. Avevo fatto ricorso per essere presente in panchina con i ragazzi durante la partita di ieri di campionato ma non è stato accolto. Attendo adesso le scuse della Federazione dal momento che sono stato accusato di un qualcosa che non ho mai commesso. Vado avanti nella mia battaglia perché so di essere nel giusto”.
Giulio D'Onofrio