Champions League Final Eight – AN Brescia si arrende con onore

An Brescia di nuovo con onore in una partita dura, per l’alto valore dell’avversario e per la necessità di trovare motivazioni commisurate alla voglia di fare comunque bene nonostante una posta in palio non proprio delle più appetibili: nella seconda giornata della Final Eight di Champions League, il sette di Sandro Bovo (non a bordo vasca causa squalifica e sostituito in panchina da Enrico Oliva) si arrende per 8 a 7 davanti ai campioni in carica del Szolnok, nella gara valida per accedere alla sfida per il quinto posto in Europa. Entrambe reduci, e amareggiate, da un quarto di finale molto duro (9 a 8 la sconfitta degli ungheresi contro lo Jug), le squadre hanno disputato un incontro di buon livello, soprattutto per quel che riguarda la combattività, risolto dal team di Cseh in virtù di una maggiore lucidità sotto porta. Da parte An, inutile negare che la sconfitta ai rigori con il Recco non costituisse un fattore condizionante ma, in ogni caso, Presciutti e compagni si sono impegnati a fondo contro un avversario di altissima qualità e, non a caso, vincitore del trofeo nella passata stagione. I magiari hanno fatto leva sul gran lavoro dei centroboa, abili a dare profondità alla manovra del Szolnok, e a procurare parecchie espulsioni; e proprio il fondamentale delle superiorità ha fatto la differenza, con un 1 su 5 per i biancazzurri e 5 su 11 per gli ormai ex campioni. Pur senza grandi stimoli, i giocatori bresciani sono stati, come sempre, generosi offrendo gesti spettacolari come la parata di Del Lungo su Younger nel secondo tempo, o la deliziosa palombella da 2, confezionata da Rizzo, allo scadere della terza frazione. Domani il match di chiusura con lo Spandau, sconfitto dall’Eger 10 a 6.

«Dopo la delusione, e le fatiche, di ieri – afferma coach Bovo -, non era facile scendere in acqua. E poi abbiamo incrociato una grande squadra, una di quelle che partivano in prima fila per la vittoria finale. Abbiamo subito tante espulsioni, per la maggior parte giuste, e loro ne hanno approfittato. Non ho nulla da rimproverare ai miei, per noi è stata l’occasione per far fare esperienza di livello ai più giovani».

 

Ufficio Stampa AN Brescia