Champions League – Prima sconfitta stagionale per il Recco
La Pro Recco perde la prima partita stagionale: lo fa in Champions League, a Verona, contro un Osc Budapest che vince con merito 9-12. I biancocelesti vengono raggiunti in vetta dal Ferencvaros in testa al gruppo B.
Piscine Monte Bianco gremite, circa mille persone a riempire le tre tribune. Una grande serata di sport a Verona. E ad un mito del basket, Kobe Bryant, è rivolto il pensiero dei biancocelesti che durante la presentazione indossano una maglia in omaggio del campione dei Lakers deceduto in un incidente con l’elicottero. Prima del fischio d’inizio c’è spazio anche per la premiazione di Paolo Barbero, per tanti anni preparatore della Pro Recco – oggi all’Hellas Verona nello staff di Juric – omaggiato dal presidente Felugo con una targa.
Inizio match che sembra una sfida a scacchi, Filipovic e Di Fulvio sbattono su Mitrovic, Massaro mura Erdelyi e Ubovic. Il primo gol arriva a 40 secondi dalla sirena: lo segna Erdelyi, ma la gioia ungherese dura lo spazio di un’azione perché Ivovic pareggia i conti sfruttando il secondo uomo in più.
La Pro Recco capitalizza anche le due superiorità successive nel primo minuto e mezzo del secondo tempo: Di Fulvio inventa prima per Buslje e poi per Kayes che sotto porta non sbagliano. Uomo in più di cui approfitta però anche Prlainovic (3-2) con un bolide che passa sopra la testa di Massaro, tocca la traversa e si infila in rete. La squadra di Rudic smarrisce la via del gol e l’Osc mette la freccia con due controfughe di Burian e Manhercz. Se l’attacco non gira bisogna aggrapparsi alle spalle dei difensori.E allora Buslje da posizione 2, e Ivovic da 4, trovano il sorpasso a 27 secondi dal cambio campo. Vantaggio che svanisce proprio sul gong: Di Somma va nel pozzetto e Manhercz batte Massaro sul palo corto per il 5-5 di metà gara.
Rudic lancia Bijac in porta in avvio di terzo tempo, a Filipovic servono 30 secondi appena per superare Mitrovic da sette metri. È una partita a strappi, quello dell’Osc è pesante e decisivo perché gli ungheresi ne segnano tre in meno di due minuti: Burian e doppietta di Prlainovic per il 6-8. Il terzo fallo di Bundschuh permette ad Aicardi di accorciare con un tap in dal secondo palo, ma i tiratori dell’Osc sono in serata e dopo Prlainovic anche Manhercz serve il tris per il 7-9 che non cambia più fino alla sirena.
Gli assalti della Pro Recco nel quarto tempo non bastano a riprendere il match. Perché quando Renzuto segna l’8-9 con un tiro che rimbalza sull’acqua e beffa Mitrovic, dall’altra parte Seman con l’uomo in più schiaccia in rete. Il gol in superiorità di Filipovic (9-10) è subito annullato dalla quarta perla del connazionale Prlainovic, la stella più brillante nella notte di Verona. E a tre minuti dalla fine la palla persa da Kayes regala una controfuga che Ubovic non sbaglia con un morbido pallonetto: la pietra tombale su un match negativo.
“Statici e leggeri in difesa, inesistenti in attacco – commenta mister Rudic – questa sera sono mancati concentrazione e impegno, ci servirà da monito per il futuro. È un bell’avvertimento per noi: se vogliamo restare al vertice serve un altro atteggiamento, quello che per esempio abbiamo avuto nella partita di andata a Budapest. Ci dispiace per il pubblico di Verona che ci ha spinto dall’inizio e meritava una prestazione diversa da parte nostra”.
Ufficio Stampa Pro Recco