U16 F F.li – Le Lontre si tingono di Verde, bianco e Rosso ad Avezzano

Una pagina di storia scritta a piene mani con emozioni cosi forti che proveremo a descriverle qui di seguito come sempre abbiamo fatto ogni volta che le lontre entrano in acqua.

I TABELLINI DELLE DUE PARTITE

US LUCA LOCATELLI GENOVA – BOGLIASCO 1951 6-4 (2-2;2-0;1-0;1-2)

US LUCA LOCATELLI GENOVA : Avenoso, Bianco 2, Banchi 1, Romano, Ravenna 1, Cami, Rossi, Frisina, Medicina, Grasso 2, Porciani, Polidori, Vanin, Conforti, Massarotto. All: S. Carbone.

Bogliasco 1951: Oberti, De March 2, Cavallini B., Casazza, Rosta, Cariolo, Cavallini G., Corsi, Paganello 1, Barbieri, Bozzo 1, Deserti S., Boero, Palmieri, Nicatore. All: M. Sinatra.

ARBITRI: A. Carrer e L. Bianco.
Superiorità numeriche: Locatelli Genova 3 su 9 e due rigori non realizzati; Bogliasco 1951 1 su 4  e due rigori di cui uno realizzato

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US Luca Locatelli Genova-Sis Roma 11-6 ( 3-2, 1-2, 5-0, 2-2)

US LUCA LOCATELLI GENOVA: Avenoso, Bianco, Porciani, Romano, Ravenna 1, Canepa, Rossi 3, Frisina, Medicina, Grasso 3, Magaglio, Polidori, A.A. Banchi 4, Minuto, Scigliano. All.: Carbone

SIS ROMA: Forcina, Ducci, Rossi, De Luca 1, Bassotti, Fava, Cosentino, Fabbri, Papi 1, A. Aprea, Migliacci 2, Abrizi, G. Aprea, De Stefano, Romeo. All.: Luotto

ARBITRI: L. Bianco e Rotondano
NOTE: parziali  Uscite per limite di falli A. Aprea (R) nel terzo, De Luca (R) nel quarto tempo.
Superiorità numeriche: Locatelli Genova 7 su 12 più un rigore realizzato; SIS Roma 3 su 8

Le giovani lontre scrivono la più bella pagina dei primi 20 anni di storia della Locatelli Genova conquistando ad Avezzano l’ultimo titolo in palio nella stagione italiana 2021 di pallanuoto. Un cammino lunghissimo partito da un gruppo di bambine che ora da due anni con grande merito e coraggio sta giocando da protagonista in 4 campionati, dalla A2 alla under 16. Un cammino di sole vittorie nella categoria nazionale più giovane, la Under 16, dalla fase regionale alla semifinale nazionale, che si è completato nella final 4 di Avezzano, dove le lontre pescano per la semifinale l’altra ligure, il Bogliasco, già battuto piuttosto nettamente due volte nella regular season, ma una finale è tutta un’altra cosa e la partita presenta più di una difficoltà alle ragazze di Carbone che dopo essere volate sul più 3 (5-2) subiscono due reti in modo piuttosto banale, e solo una geniale azione di Cecilia Grasso chiude definitivamente il match sul 6-4, qualche patimento di troppo, ma è finale, la prima finale scudetto per la Locatelli, e sarà un ennesimo scontro con la SIS Roma, che già le genovesi hanno affrontato in under 20 (pesante sconfitta) e under 18 (pareggio) a determinare quale sarà l’unica società che non sia l’Orizzonte a potersi fregiare di un titolo italiano 2021.
L’incontro, ottimamente diretto da Rotondano e Luca Bianco, dopo una breve fase di studio decolla per la Locatelli che va sul 2-0 grazie al micidiale uno-due in superiorità numerica di Cecilia Grasso ed Irene Rossi. Una SIS tutt’altro che arrendevole risponde prima con un bel tiro da fuori di Migliacci che inganna Avenoso, superata poi anche da Andreacarola Aprea lasciata sciaguratamente sola in superiorità numerica, e buon per le lontre che sul finire del tempo Arianna Banchi comincia il suo personalissimo show con un contropiede micidiale che chiude con una bella colomba che si insacca a sinistra di Forcina, incolpevole nella circostanza. Il secondo periodo si apre con varie occasioni non sfruttate dalla Locatelli, fra cui un clamoroso uno contro zero nel quale Bianco, pescata da Banchi in una bella controfuga, sceglie di non tirare attendendo il rientro delle avversarie. Nell’azione successiva Avenoso probabilmente si gioca le sue chance di arrivare al trofeo per il miglior portiere partendo in ritardo su un tiro preciso ma non irresistibile di De Luca da molto lontano, e concedendo nuovamente il pari alla SIS. Anche Cecilia Grasso regala un gol già fatto affrettando troppo una colomba sottomisura, non sbaglia invece Arianna Banchi, il nostro pettirosso da combattimento, che prima si guadagna un’ora espulsione a favore dalla inusitata posizione di centroboa e poi la chiude in rete dopo un uno-due con capitan Vittoria Ravenna. Dopo aver sprecato con Rossi che colpisce il palo a portiere battuto l’occasione per il +2, le lontre subiscono il pari da Lavinia Papi con una splendida rovesciata, in una delle rare occasioni in cui il forte centro capitolino non è stata marcata da Lara Polidori, che l’ha praticamente cancellata dal campo per tutta la gara.Polidori che però nell’ultima azione prima del riposo di metà partita spreca a sua volta una ghiotta occasione, ma serve un assist al bacio per Cecila Grasso che mette fuori a porta vuota con una semirovesciata decisamente migliorabile. Si va ad inizio terzo tempo sul 4-4, ma se è vero che il terzo tempo è quello della verità, quella che sta per abbattersi sulle romane è una verità molto amara. La Locatelli sta per stemperare la tensione ed inizia una spettacolare frazione di gara che la porterà al titolo: Cecilia Grasso imbeccata in entrata sottoporta da Ravenna insacca il 5-4, poi Rossi in controfuga, servita sola sul palo da un delizioso assist della scatenata Arianna Banchi porta a due le reti di vantaggio. Sul 6-4 la Sis perde l’ultimo treno per rientrare in gara, su un uomo in più con susseguente time out chiamato provvidamente da Steven Luotto, nel quale le lontre ingenuamente non si avvedono di una prevedibile uscita dal palo di Papi, ma  è Avenoso con un prodigio a negare al centro giallorosso la rete, e sul rovesciamento di fronte è ancora l’incontenibile Banchi che scappa alla difesa romana come acqua da uno scolapasta ed a guadagnare un rigore che Ravenna trasforma. Sul successivo assalto della Roma è il “canarino mannaro” Polidori a rubare con l’ennesimo sontuoso anticipo palla a Papi ed a rilanciare un’altra controfuga che porta ad un uomo in più sul quale è Carbone a chiamare time out, Il reinserimento di Bianco in posizione 2, e Grasso in 4 mantengono alto il livello di attenzione della linea esterna, ed il gol arriva allora proprio dalla linea interna, con Irene Rossi che pesca Banchi sul palo lontano e la numero 13 in stato di grazia, non si fa pregare e mette dentro l’ 8-4, poi tocca a Cecilia Grasso, liberarsi sottoporta e concludere con una colomba che si infila di giustezza per il 9-4. Le lontre possono permettersi pure di fallire una clamorosa occasione a pochi secondi da fine terzo periodo, che concludono con il rassicurante vantaggio di cinque reti. Solo un quarto a dividere la Locatelli dal titolo. E l’ultimo periodo si apre col quarto sigillo, in superiorità numerica, di Arianna Banchi, brava e fortunata ad avventarsi su un rimbalzo susseguente ad una sua stessa conclusione sbagliata. Questa rete le vale il platonico premio di top scorer della finalissima, ed una meritata uscita fra gli applausi di tecnici, compagne e pubblico.
L’ultimo gol della micidiale serie di sette reti consecutive in circa nove minuti che laurea l’ U.S.Luca Locatelli Genova Campione d’Italia under 16 under 21 è di Irene Rossi, ma il gol, in pratica, lo realizza Porciani che capisce in anticipo le intenzioni dell’arbitro di espellere la marcatrice di Rossi e regala alla stessa numero 7 biancorossoblu la palla del provvisorio 11-4. Il resto è accademia, con Carbone che effettua una rotazione totale e la Sis che ne approfitta per rendere meno amara la netta sconfitta, con le reti finali di Migliacci e Ginevra Aprea che fissano il punteggio finale sull’ 11-6.
Tutto il resto è gioia, sorrisi, lacrime, abbracci, porte rovesciate “Orizzonte style”, tecnici scagliati in acqua, premi, coppe, trofei, medaglie d’oro, fumogeni, petardi,canti, e balli. Cose che per tutta la vita resteranno nel cuore delle ragazze che fecero l’impresa. La prima, che non si può dimenticare, mai.
Queste le neocampionesse di Italia under 16 della U.S.Luca Locatelli Genova:

Asia Avenoso, Eleonora Bianco, Sara Porciani, Anna Romano, Vittoria Ravenna, Maddalena Canepa, Irene Rossi, Gaia Frisina, Margherita Medicina, Cecilia Grasso, Nausicaa Magaglio, Lara Polidori, Arianna Banchi, Margherita Minuto, Giulia Scigliano, Vittoria Vanin, Paola Massarotto, Aurora Conforti, Alice Cami,

Allenatori:
Stefano Carbone
Francesca Romano
Michele Garalti

Commento del tecnico Stefano Carbone: “Un’enorme soddisfazione, tanto più in un anno olimpico, aver centrato questo titolo italiano,ed averlo fatto in un contesto che prevedeva la presenza di tre superpotenze a livello giovanile, due delle quali erano in pratica vere e proprie rappresentative regionali. Abbiamo battuto in semifinale il Bogliasco, per la terza volta in stagione, ma tuttavia credo che probabilmente sia stata quella la partita nella quale abbiamo avuto le maggiori difficoltà, come si dice, una vera finale anticipata. Nella finale vera le ragazze hanno sicuramente sofferto nella prima parte di gara, pur avendo costruito molto, sia per la bravura di Steven e Marco, che tatticamente ci hanno messo in grande difficoltà, sia per un minimo di emozione che impareremo a gestire. Meglio così, la finale è stata per oltre metà gara una partita avvincente ed equilibrata. Ma alla fine abbiamo vinto di 5 reti, e questa è la vittoria più netta che si sia verificata in una finale scudetto quest’anno, a livello assoluto e giovanile, maschile e femminile. Lo hanno già detto in molti, ma credo che davvero abbiamo fatto un capolavoro, scritto una pagina di storia. Ma non lo abbiamo fatto oggi, lo abbiamo fatto in ogni bracciata di ogni allenamento di ogni stagione che ha portato a questa partita. Lo abbiamo fatto gestendo meravigliosamente la tragedia del Covid, che mai abbiamo considerato un alibi, lo abbiamo fatto con un lavoro di squadra anche noi tecnici, ed è a Francesca Romano e Michele Garalti che va la mia prima dedica, lavoro di squadra che ha coinvolto nel tempo tanti amici che ringrazio, dalla collaborazione con la Livorno Aquatics (e scusate se è poco, collaborare con la società di Gabriele Detti e tanti altri campioni), alle scuole pallanuoto di Mysport, dello Sporting Club Quinto, Nuotatori Genovesi, S.G. Andrea Doria, e chiunque altro possa e voglia darci una mano a continuare questo nostro lavoro. A partire dalle istituzioni, spero si capisca che da questo gruppo può uscire qualcosa di grande e che la loro crescita andrà in ogni modo sostenuta dalla società e dalla città. Genova per la prima volta vince un titolo italiano nella pallanuoto femminile, lo fa con un gruppo di ragazze di talento che tuttavia hanno ancora margini enormi di miglioramento sotto ogni profilo, e ora, dopo quasi ventuno anni di vita, esigiamo l’attenzione che meritiamo. Anche all’interno del nostro ambiente, perchè neppure un cieco avrebbe potuto tenere fuori da una nazionale giovanile giocatrici come Bianco o Grasso, ma vedere non considerate minimamente una quindicenne come Lara Polidori, dopo averle visto mettere in difficoltà giocatrici di alto livello come Kuzina, Romanò, Gitto, Tedesco, ed avere cancellato una giovane di grandi prospettive come Lavinia Papi (nazionale under 17) in una finale scudetto, o una come Arianna Banchi che nella stessa finale (ma è stata grande anche la sera prima col Bogliasco) si dimostra la migliore in campo, mette dentro quattro reti e una serie di assist da urlo è per me una mancanza gravissima.Per tacere di Asia Avenoso, portiere titolare da due anni in A2,e di altre che stanno crescendo e che presto saranno pronte. Alle ragazze dico di godersi con tutto il cuore questa impresa e di rimanere umili ed unite, che il divertimento è appena cominciato, ma anche il lavoro. La loro fortuna e bravura è stata essere gruppo, ed essere state vincenti da subito, perchè se fossero uscite fuori una alla volta sono certo che sarebbero state rastrellate immediatamente  da altre società. Ed è proprio questo sistema di finte collaborazioni e vere razzie che è alla base dello sfacelo in cui versa la pallanuoto femminile italiana. Ad esempio come una società ha la capacità di iniziare a produrre qualcosa il primo pensiero è come toglierglielo, ed è per questo che in 15 anni ci siamo giocati una intera categoria, la serie C, ed abbiamo ridotto all’osso la serie B. Abbiamo perso più della metà del grande patrimonio di squadre che ci ha permesso di arrivare ai vertici della pallanuoto mondiale. Noi, in questo, siamo finora riusciti ad andare in direzione ostinata e contraria, e a cogliere questo meraviglioso scudetto che vorremmo fosse un segnale per tutti, le mie ragazze hanno fatto veramente una specie di rivoluzione, con questo risultato, il complimento più bello mi è arrivato da un genitore di una delle nostre avversarie di semifinale, che mi ha detto che giochiamo la pallanuoto del futuro, io lo spero, spero che si possa vedere un domani una pallanuoto meno fisica e più tecnica e divertente, ed una applicazione del regolamento più oggettiva ed il doppio arbitraggio. Ma la pallanuoto femminile potrà tornare grande solo se capillarmente diffusa, questo accentramento penoso che ha portato solo cinque società a partecipare (con dodici posti a disposizione) alle tre final 4 è quanto di peggio si possa augurare alla pallanuto femminile, anche se alla fine ne abbiamo pure beneficiato: però sogno dodici società diverse che si giochino gli scudetti delle tre categorie. Pensare che c’è chi vorrebbe espellere dal già numericamente povero sistema delle 19enni abolendo la under 20 mi fa venire i brividi.
Ciò detto ora voglio solo godermi questa gioia infinita, progettare il futuro di questa squadra, preparandomi a fronteggiare gli inevitabili sciacallaggi già iniziati, e concludere ringraziando anzitutto loro, le protagoniste di questo risultato, le mie ragazze, e fare una piccola ultima dedica ai miei ragazzi del Quinto nati 1978 e seguenti, che la medesima impresa hanno sfiorato e avrebbero meritato nel 1992 a Spoleto, e a tutte le giocatrici della nostra storia che hanno portato con medesimo orgoglio i nostri colori, qualunque fossero i nostri risultati,poi alle gemelle Laura e Dominika Kardos, campionesse europee con l’Ungheria Under 15 che hanno scelto di vivere con noi gli ultimi giorni della marcia di avvicinamento alle finali, dimostrandoci quanto sia importante il valore della amicizia, e infine a tutti, ma proprio tutti quelli che hanno gioito con sincerità per questo nostro risultato, grazie di cuore a tutti voi!!!

 

 

US L. Locatelli Genova