Un carissimo amico

Sono passate quasi 2 settimane, ma ancora aspetto qualcuno che mi svegli e mi dica che è solo un brutto sogno.

Manrico era, e quanto mi costa usare il passato! Era un uomo meraviglioso, un amico unico. Nella vita abbiamo tanti “amici”, moltissimi sono conoscenti o anche buoni conoscenti, ma amici credo siano pochi. Manrico era uno dei miei migliori amici, gentile, disponibile, competente, schivo …

Ci siamo conosciuti a bordo vasca, genitori della stessa squadra per un anno, ma ci siamo subito intesi e l’amicizia è andata oltre quel breve periodo.

Ognuno di noi gestiva il sito di una società e i rapporti sono continuati per condividere questa passione per la pallanuoto e l’informazione/informatica. Circa 12 anni fa mi chiamò per propormi di “fare” insieme un sito e coprire un settore di informazione mancante, quella dei risultati. Aveva già scelto il nome unoicsduepallanuoto, e non unoperdue, memore dei simboli della famosa “schedina” della nostra gioventù.

In breve tempo è stato un successo e oltre il sito è giunta anche la App; penso di poter dire l’unica in Italia o almeno l’unica così scaricata. Oltre 12.000 utenti Fra Android e iOS.
Ci sentivamo tutti i giorni, più volte al giorno, tutto l’anno, perché nei periodi inattivi bisognava mettere a punto strumenti e strategie per l’anno successiva.

Manrico aveva tante competenze e quel che non sapeva lo studiava, approfondiva. Le nostre idee si sono mostrate sempre convergenti, mai uno screzio, soprattutto per merito suo. Tiziano, il figlio, talvolta diceva “ha chiamato il fidanzato di papà”.

Manrico però è stato in primis un marito ed un padre affettuoso, generoso e disponibile. Lascia in un profondo sconforto, oltre che i tanti amici, una famiglia bellissima. La spumeggiante Maria Pia con cui era chiara l’intima complicità, Tiziano che lo aveva seguito in vasca con la passione per la pallanuoto e Tania poliedrico ingegnere. Gli sarò sempre vicino come sono sicuro avrebbe fatto lui con la mia famiglia.

Quando qualcuno ci lascia in genere è accompagnato da belle parole, comunque abbia vissuto, ma i commenti benevoli nei suoi confronti sono meritatissimi. La chiesa di Civitavecchia traboccava di persone che volevano dargli un ultimo saluto nonostante il periodo difficile.

Di recente si era anche reso disponibile a fare il Presidente per la sua società, la SNC Civitavecchia, per la quale era già stato atleta ed era dirigente. Lui uomo schivo si era prestato per traghettare la società in un momento difficile verso lidi più sicuri.

Ciao Manrico, mi hai fatto un solo sgarbo, ci hai lasciati troppo presto.

Un fortissimo abbraccio a Maria Pia, Tiziano e Tania

 

Gianni Simonelli