Con il rispetto dovuto a chi professa l’attività di giornalista e con il massimo rispetto invece dovuto all’autorità giudiziaria ed il riserbo che le attività di indagini dovrebbero avere, si ritiene necessario fornire alcune precisazioni a seguito delle svariate errate notizie susseguitesi sulla carta stampata ed online.
Ad oggi, nessuna risultanza esiste circa un presunto mancato controllo delle acque. Anzi, l’ultimo controllo d’ufficio da parte della Asl (che effettua controlli delle acque almeno tre volte all’anno) è datato 07/11/2017 e nulla di anomalo è stato rilevato. Avanzare ipotesi di tale portata crea insicurezza nei cittadini e negli utenti con conseguente danno economico all’associazione.
Non esistono altresì nemmeno presunti mancati interventi manutentivi rispetto all’accordo tra Rari Nantes ed il Comune di Imperia. A tal fine specifichiamo che oltre alla Commissione di Vigilanza, che si riunisce anch’essa dalle due alle tre volte all’anno, sull’argomento ha già avuto modo di esprimersi la Procura della Repubblica, a seguito di un ennesimo esposto effettuato da soggetti per così dire ‘anonimi’, che, dopo aver analizzato compiutamente la documentazione contabile e non, ha archiviato il procedimento affermando che ” la Rari Nantes Imperia57 ha effettivamente destinato il contributo comunale per gli scopi contrattualmente previsti dalla convenzione di affidamento del servizio di gestione del complesso natatorio F.Cascione “, ma non solo, evidenzia pure che l’ammontare del contributo comunale non è nemmeno sufficiente per garantire le spese per la gestione ed il funzionamento della piscina e ciò ha determinato una differenza di € 110.976, 45 di maggiori spese sostenute dalla Rari Nantes Imperia57 nelle annualità presentate in occasione dell’indagine.
Questi sono i fatti ad oggi e sarebbe cosa gradita si smettesse di influenzare l’opinione pubblica ed i cittadini con le più disparate ipotesi non aderenti alla realtà.
RARI NANTES IMPERIA
Ufficio Stampa