In merito alle notizie di stampa (vedi il link in alto) apparse nei giorni scorsi sulla presentazione del progetto di riqualificazione dello Stadio Flaminio e riferite a soggetti non titolari della iniziativa e non titolati in alcun modo a rappresentarla, si intende precisare quanto segue:
Nelle scorse settimane la compagnia capitanata dalla Roma Nuoto e composta unicamente dalla CCC Spa di Roma e della RubnerHolbau di Bressanone ha presentato uno Studio di Fattibilità per il recupero e la ristrutturazione dello Stadio Flaminio e delle aree immediatamente circostanti.
“La nostra idea – evidenzia Nicolò Cristofaro, Presidente della Roma Nuoto – è che lo Stadio Flaminio, considerato il valore storico, artistico ed i vincoli archeologici che gravano sull’area, vada conservato integralmente nel suo impianto originario, recuperandone la straordinaria architettura. Per questo abbiamo valutato che per ragioni di sicurezza, traffico e servizi non possa rappresentare il luogo dove realizzare il nuovo Stadio di calcio della Città, che pure è necessario, ma un moderno parco polisportivo al servizio del quartiere e di tutta area Nord, con piscine, palestre e campo da gioco dedicato prevalentemente al calcio giovanile e femminile. Tale ipotesi potrebbe far rivivere l’impianto, ora nello stato di pericoloso abbandono che tutti conosciamo, nel rispetto del progetto Nervi, internazionalmente riconosciuto come uno dei più iconici del suo tempo”.
In linea tecnica, il Progetto, che abbiamo opportunamente tutelato con un brevetto depositato a livello internazionale, prevede l’innalzamento dell’attuale piano di gioco di circa 6 metri mediante un’innovativa struttura in legno lamellare che verrà edificata dall’azienda leader internazionale nel settore. Ciò consentirà di realizzare in tali nuovi spazi le infrastrutture polisportive aggiuntive ed i servizi commerciali necessari per un uso funzionale e “moderno” dell’impianto. L’innalzamento del campo di gioco comporterà anche una riduzione della capienza dello Stadio e, di conseguenza, le dotazioni di sicurezza delle aree esterne, così recuperate alla fruizione pubblica con la creazione di un grande parco urbano in diretto collegamento con l’Auditorium e il Parco di Villa Glori.
Il Piano Economico e Finanziario prevede circa 50 milioni di euro di investimenti integralmente privati ed è stato giàpositivamente valutato da primarie istituzioni finanziarie che interverranno in caso di pubblico interesse con la creazione di un fondo dedicato. Il Pef presenta una struttura estremamente solida dal punto di vista economico, avendo già individuato investitori internazionali concretamente interessati all’opera e che rappresentano il vero valore aggiunto dell’iniziativa.
Dal punto di vista procedurale, il Progetto è stato proposto secondo la cd. Legge Stadi, nello spirito del partenariato pubblico privato e, se troverà la condivisione dell’Amministrazione potrà portare alla conclusione dei lavori prevedibilmente entro la fine del 2022.
“Insomma – conclude il Presidente della Roma Nuoto – un Progetto concreto, ecologicamente avanzato e di rapida realizzazione, per riportare una parte importante della Città allo splendore che merita. A tal fine, nei giorni scorsi, ho preso atto con soddisfazione dell’attenzione manifestata pubblicamente dall’Assessore allo Sport di Roma Capitale sull’iniziativa della Roma Nuoto e sono sicuro che ciò, nel rispetto dei ruoli, sarà il giusto viatico per una proficua collaborazione con l’Amministrazione nell’interesse della Città”.
Roma Nuoto