Tre punti e primo posto nel girone in cassaforte: a Ostia, nell’ottava giornata di Champions League, la Pro Recco fatica più del previsto ma batte lo Spandau per 7-10 e centra il secondo obiettivo dopo la qualificazione alla Final Eight di Belgrado. La Pro Recco parte bene con le reti di Mandic e Dobud, ma Chiru e Dedovic trovano il pareggio prima della sirena.
Controfuga vincente di Luongo e gol dal centro di Cuk (3-3) in avvio di secondo quarto. La Pro Recco prova a scappare con le reti in superiorità di Mandic e Figari, ma Gielen accorcia subito. Il destro sotto la traversa di Di Fulvio, a tre secondi dal cambio campo, vale il 4-6.
Hallock sfrutta la sosta nel pozzetto di Cagalj e segna il 4-7 dopo 75 secondi del terzo quarto. I biancocelesti però smarriscono la via del gol, lo Spandau non molla e si riporta a meno uno con il bolide di Dedovic in superiorità e il diagonale di Chiru da posizione 4: manca un minuto e mezzo alla sirena, ma il risultato di 6-7 non cambia più.
Alla prima azione del quarto tempo i tedeschi completano la rimonta con Kholod che capitalizza l’espulsione di Ivovic. I biancocelesti si scuotono, Hernandez chiama time out e dopo dieci minuti di astinenza è Figari a riportare i suoi in vantaggio con un tocco sottomisura in superiorità. A due minuti e 18 secondi dalla fine ecco il 7-9 siglato da Ivovic che regala tranquillità alla squadra. In difesa non si soffre più e Younger, a sessanta secondi dalla fine, chiude i conti insaccando un pallone sul secondo palo per il 7-10 definitivo.
“Non abbiamo approcciato la partita con la corretta motivazione, ci prendiamo la vittoria contro un’ottima formazione – ammette mister Hernandez -. Dobbiamo migliorare nell’intensità e nell’aggressività, proveremo a farlo già da domani”.
Ivovic e compagni sono scesi in vasca per la presentazione con una maglia per sostenere la onlus “Help Olly”, la realtà nata per aiutare la piccola Olivia, affetta da una malattia genetica rara di cui al mondo si conoscono solo 30 casi. Domani, alle 20:15, si torna in acqua contro l’Olympiacos.
Ufficio Stampa Pro Recco