La Pro Recco mette in bacheca la sua quindicesima Coppa Italia, l’ottava consecutiva: a Palermo i biancocelesti battono il Brescia per 11-10 nel primo trofeo assegnato dall’inizio della pandemia. Prestazione dai due volti per i ragazzi di Hernandez: fantastica nella prima metà di gara con un break di 8-0 dopo il vantaggio iniziale dei lombardi, sofferta nel terzo e quarto tempo con il Brescia che si riporta fino al meno uno.
“Abbiamo iniziato benissimo, i primi due tempi sono stati straordinari, poi non so cosa sia successo nell’ultimo quarto, abbiamo giocato male, soffrendo la loro pressione molto alta e non attaccando bene la zona M – afferma mister Hernandez -. L’importante comunque era vincere, godiamoci questa coppa e pensiamo alle prossime sfide che ci attendono”.
“Abbiamo preparato la partita alla perfezione – ammette capitan Ivovic – nei primi tre quarti abbiamo commesso errori minimi. Siamo contenti, abbiamo battuto una squadra forte che aveva grandi motivazioni”.
LA PARTITA – Vantaggio Brescia dopo un minuto e mezzo di gioco con Renzuto che sorprende la difesa. La reazione dei biancocelesti però è veemente e nell’arco di sessanta secondi c’è il sorpasso: Figlioli con un diagonale incredibile trova l’incrocio, l’alzo e tiro di Ivovic buca Del Lungo (2-1). I tiratori di Hernandez sono perfetti e Younger, da posizione 3, segna il 3-1. La controfuga di Echenique, a 100 secondi dalla sirena, è il marchio di fabbrica recchelino e vale il +3. Vantaggio che aumenta ancora con Mandic bravo a capitalizzare la seconda superiorità: è il 5-1 con cui si chiude il primo quarto.
La Pro Recco continua nel suo momento magico e dopo 35 secondi Di Fulvio non sbaglia il terzo uomo in più. Biac mura le due superiorità consecutive dei lombardi prima su Jokovic poi su Lazic. Non sbaglia, invece, Figlioli: finta e bordata da posizione centrale su cui Del Lungo non può arrivare (7-1). Le transizioni dei biancocelesti fanno male e il capitano del Settebello segna la sua terza rete che vale l’8-1 a quattro minuti e mezzo dal cambio campo. Dopo tredici minuti di digiuno il Brescia ritorna a segnare con una palomba di Christian Presciutti. Dall’altra parte del campo è il fratello Nicholas, sul secondo palo, a rimettere i suoi sul 9-2 sfruttando la sosta nel pozzetto di Gitto. Uomo in più che non sbaglia neppure Alesiani, a 32 secondi dalla sirena, per il 9-3, risultato che non cambia più fino alla sosta.
Avvio di terzo quarto bruciante della Pro Recco: Ivovic serve Mandic che uncina il pallone e sdraiato sull’acqua fa decollare il 10-3. Il Brescia accorcia nella seconda metà di quarto capitalizzando due superiorità consecutive realizzate da Lazic e Renzuto, mentre i biancocelesti sbattono su Del Lungo. È mostruoso anche Bijac nello spegnere un doppio uomo in più e conservare il 10-5 fino agli ultimi otto minuti.
Servono ventiquattro secondi del quarto tempo a Figlioli per calare il poker personale (11-5). La Pro Recco smarrisce la via del gol, non riceve più una superiorità e il Brescia accorcia fino all’11-9 a 83 secondi dalla sirena. L’alzo e tiro di Vlachopoulos a 38 secondi dalla fine dice che la partita è ancora viva, ma nella bagarre finale fa festa la Pro Recco.
Ufficio Stampa Pro Recco