U.S.Luca Locatelli Genova – R.N. Imperia 8-6 ( 3-2; 2-2; 1-1; 2-1)
Arbitro: Alessia Ferrari
Locatelli Genova: Avenoso, Bianco 1, Donato 1, Bissocoli 2, Ravenna, Grasso, Rossi 1, Nucifora 2, Drago, De Laurentis, Medicina, Polidori 1, Bianchi.
All.: Stefano Carbone.
RN Imperia: Sowe, Amoretti A., Martini, Amoretti A., Mirabella, Cappello, Comba 3, Ferraris 1, Accordino 2, Iazzetta, Sattin, Giai.
All.: Mercedes Stieber.
Superiorità numeriche: Locatelli Genova: 6 su 13 più un rigore realizzato; RN Imperia: 3 su 9 più un rigore parato
Se è vera la regola per cui tre indizi valgono una prova allora con la vittoria di ieri la Locatelli Genova ha decisamente gettato la maschera, le ragazzine terribili di Stefano Carbone si ergono con la vittoria di ieri (8-6 all’ Imperia) fra le protagoniste della A2 femminile, inattese capoliste solitarie di una classifica corta in uno dei campionati più equilibrati mai visti, con due vittorie ed un pareggio nei tre incontri disputati.
A volte si pensa che sia il terzo tempo o solo il quarto decisivo per l’esito dell’incontro, nel derby ligure di ieri è stato il minuto e mezzo che ha seguito il gol dell’unico vantaggio imperiese, realizzato in controfuga da Comba. Peggio di così non poteva iniziare, ma le lontre non si perdono d’animo facilmente e con un minuto e mezzo da antologia ribaltano la situazione: Rossi in entrata si procura e trasforma un rigore, poi Nucifora realizza dal centro portando in vantaggio la Locatelli che non verrà più raggiunta in partita, e Lara Polidori concretizza splendidamente una superiorità numerica,scegliendo il momento ed il modo migliore per siglare la sua prima rete in A2, imitata solo sul finale del tempo da Accordino che accorcia le distanze. Il 3-2 di fine primo tempo viene arrotondato da Bianco che chiude con un siluro un uomo in più, Comba in superiorità riavvicina le rivierasche, poi botta e risposta fra Bissocoli e ancora Comba e distanze mantenute a metà gara (5-4). Nella terza frazione due sole reti. prima Elena Bissocoli mette dentro a porta vuota il 6-4 sull’espulsione del portiere giallorosso Sowe, poi, prima della splendida colomba di Accordino che riporta a -1 la squadra di Mercedes Stieber, il terzo fallo di Comba che affonda Clelia Donato che stava per mettere dentro il possibile +3 dal centroboa.Ed è proprio la talentuosissima 2003 che si guadagna e chiude una superiorità numerica realizzando il 7-5 in apertura di terzo tempo. Una grave ingenuità di Rossi causa immediatamente dopo il rigore che può riaprire la gara, ma Asia Avenoso, già splendida su due precise colombe degli avanti avversari si supera allungandosi alla sua destra stoppando il tiro di Accordino. Gli sforzi dell’Imperia vengono concretizzati a poco più di 3′ dalla fine con Ferraris che infila con un bellissimo tiro nel sette a uomo in più, ma nell’azione successiva la speculare trasformazione dello schema di superiorità numerica da parte del capitano biancorossoblu Caterina Nucifora ristabilisce il margine di sicurezza di due reti, e l’ 8-6 resta il risultato finale. Tre punti più che meritati e un sorprendente primato che garantisce alle lontre di concludere comunque il girone di andata in zona playoff, in attesa del turno di riposo e dello scontro al vertice col favoritissimo Como, che regalerà alle ragazze della Locatelli Genova un’altra preziosa esperienza per la loro crescita.
Commento del tecnico della Locatelli Genova, Stefano Carbone: ” Sono fierissimo della mie ragazze, che hanno vinto due incontri con due club che negli ultimi 10 anni si sono aggiudicati complessivamente due scudetti, due coppe LEN, ed una coppa Italia ma non sono soddisfatto di molte cose, oggi, abbiamo fatto un primo tempo impressionante, che avremmo meritato di vincere con almeno quattro gol di vantaggio (ma finito 3-2 per nostri errori), poi tre tempi molto sotto il livello che possiamo e quindi dobbiamo esprimere. Ma per paradosso è proprio la prestazione non trascendentale che mi dà la misura della nostra crescita. Quando vinci incontri equilibrati giocando male significa che hai acquisito uno spessore di squadra già notevole, e questo mi conforta moltissimo, in una equipe così giovane. Ora abbiamo un turno di riposo che cercheremo di sfruttare per preparare una partita, quella col Como, che potrebbe valere il primato, una partita di alta classifica, un’esperienza elettrizzante che ci dobbiamo godere al 100% volendo dimostrare che meritiamo la posizione attuale e quindi cercando di essere all’altezza di avversarie assai più esperte.
Tornando all’attualità, riconosciute all’ Imperia le attenuanti relative allo stop forzato, che ha fatto saltare loro una importante settimana di preparazione, va detto che la partita è stata giocata da una squadra che ha fatto o provato a fare pallanuoto, la mia, ed un’altra che ha praticato un mix di lotta greco romana, kickboxing ed intermezzi di mal recitata sceneggiata napoletana. Del resto se sul nostro primo gol, rigore di Rossi guadagnato con una bella entrata, si sente dalla panchina avversaria un rimprovero come “non può entrare!!” si ha un chiaro quadro della impostazione data: trattenute a due mani a tutto campo per impedire il gioco di movimento e colpi proibiti a profusione. Del resto il filmato della partita è inequivocabile al proposito. Al medico siamo dovute ricorrere noi, ma mi dicono che dalla parte opposta si lamentano di un gioco pesante che hanno praticato solo loro e di un arbitro che a mio giudizio per cercare di non intervenire troppo ha finito pure per favorirle (involontariamente, sia chiaro). Uno scarto misero di quattro espulsioni non giustifica minimamente la tolleranza verso una squadra che nuotava la metà di noi, ma che non ci faceva passare la metà campo. Ma queste sono stupidaggini in confronto alla decisione della Fin di svilire il campionato e le società serie con la possibilità di tesserare atlete nuove un mese dopo l’inizio delle gare, col risultato di falsare un campionato partito da un mese con tutte le società che hanno schierato rose di 13 giocatrici, e che quindi non hanno mostrato alcun problema in termini numerici. Chiunque lo abbia richiesto (e personalmente ho idee chiarissime al riguardo) dimostra la propria pochezza in termini di lealtà e sportività, averlo concesso è incommentabile”
Luca Locatelli