Il carattere giusto al momento giusto vale un prezioso punto in trasferta: in casa della Dinamo Mosca, nella sesta giornata di Champions League, l’An Brescia impatta per 9 a 9 (2-2, 2-2, 2-1, 3-4, i parziali), alla fine di un match tanto duro quanto emozionante, con i biancazzurri bravi a non perdere la calma e a risalire con determinazione dal meno 2 (8 a 6), passata la metà dell’ultima frazione. Anzi, sull’onda del veemente ritorno, il sette bresciano, nell’ultimo giro d’orologio, passa anche in vantaggio (8 a 9) grazie alla precisa staffilata di Nicholas Presciutti da posizione 2, ma, nel successivo cambio di fronte, il team di Zakirov capitalizza una doppia espulsione (fuori Bertoli e Rizzo), rete che sancisce l’equa divisione della posta in palio. Complessivamente, da parte dei ragazzi di Sandro Bovo, una prova di grande sostanza, quella odierna, contro un avversario davvero ostico, forte fisicamente e con un Pijetlovic che si conferma uno dei migliori centroboa della scena internazionale; a Presciutti e compagni sono, sì, mancate un po’ di lucidità in superiorità numerica (2 su 9, il dato alla fine del terzo tempo, 4 su 11 quello finale), e una certa accortezza in fase di copertura, ma grinta e generosità hanno compensato le defaillance e reso possibile la conquista di un importantissimo, e più che meritato, punto.
«Per come sono andate le cose – commenta coach Bovo -, il risultato è giusto, il pari va bene. Quello che non ha funzionato sono stati i troppi gol presi in parità: a questo livello, non si possono concedere quattro reti, su nove in totale, a uomini pari. E poi, altra nota negativa è stata la bassa percentuale in superiorità, nella fase centrale della gara: in avanti, è necessario acquisire maggiore tranquillità e sfruttare le opportunità che arrivano. In definitiva, sono contento della buona reazione quando siamo finiti sotto di due, ma, oggettivamente, dobbiamo crescere, c’è ancora tanto da fare».
Ufficio Stampa AN Brescia