In seguito alla chiusura dei campionati di serie C maschile ed ai playoff di A2 femminile, è doveroso ricordare anche le giovanili del sodalizio di via Avicenna. L’Under 15 maschile, capitanata da Leonardo Lembo, affiancato dal “vice” Luca Tarquini, ha disputato un buon campionato, piazzandosi al quarto posto del girone B nazionale. Il cammino di andata dei ragazzi allenati da mister Roberto Megna è stato, a dir poco, strepitoso: quattro vittorie nelle prime quattro uscite, poi il passo falso (di misura) contro la Blu 3000, dopodiché un’altra vittoria (Zero 9b) e infine la seconda sconfitta contro quella che sarebbe stata la capolista incontrastata del girone, l’Anzio N e PN. 15 punti conquistati su 21, fra i quali hanno brillato soprattutto i primi 3, ottenuti a metà novembre contro la SS Lazio. Nel girone di ritorno le prestazioni non sono calate vistosamente, ma di vittorie ne sono arrivate solo 4 e gli insuccessi sono saliti a 3. Una flessione dovuta soprattutto alle ristrettezze numeriche del gruppo dei giovani talenti rossoblù, impegnati fra lo studio e i rispettivi impegni familiari. Mister Megna ha così dovuto fare di necessità virtù, schierando in rosa (e concedendo ampio minutaggio in vasca) anche ad atleti più giovani. Così l’under 15 capitolina si è ulteriormente “ringiovanita” con Federico Rossitto e Victor Valandro (portiere titolare di tutta l’annata, classe 2003), Filippo Damiani e Davide Corredini (classe 2004), fino a Simone Paris (2005).
“È stata una grande emozione… – Ha esordito l’allenatore rossoblù nell’intervista di fine stagione. – Quest’annata abbiamo faticato tanto, ma abbiamo combattuto ad armi pari con squadre più grandi ed esperte di noi, non si poteva chiedere di più a questi ragazzi. Il lavoro che abbiamo fatto in questa stagione ce lo ritroveremo in futuro, questo è certo, indipendentemente dal piazzamento odierno. Mi restano in mente soprattutto due gare di questo campionato, entrambe giocate nel girone di andata, la prima e l’ultima. La prima è stata giocata contro la Lazio: i ragazzi hanno approcciato a quella sfida con la “tremarella”, non si aspettavano di poter fare bene, invece è avvenuto tutto il contrario. Il match si è messo subito sui binari giusti, così abbiamo iniziato a giocare sulle ali dell’entusiasmo. Da quel momento (che fortunatamente è capitato all’inizio del girone) abbiamo preso definitiva consapevolezza dei nostri mezzi, abbiamo scacciato il timore ed abbiamo messo in acqua solo grinta e voglia di vincere. La seconda partita da ricordare è stata quella giocata contro l’Anzio (l’ultima del girone di andata). Nonostante fossimo in trasferta, per due tempi abbiamo giocato alla pari contro la capolista, chiudendo il secondo parziale in svantaggio di una sola rete. Dal terzo in poi, complice anche qualche espulsione di troppo rimediata dai nostri ragazzi, l’Anzio ha preso il largo, ma il messaggio che abbiamo mandato è stato chiaro a tutti: giocando in un certo modo si può sempre sognare. Vorrei che i ragazzi se lo tenessero stretto d’ora in poi, anche nel prosieguo della loro carriera agonistica. Per questo motivo sono molto contento delle prestazioni dei miei giovani atleti, ai quali chiedo una sempre maggiore frequenza agli allenamenti ed una dedizione sempre maggiore: con questo spirito si potrà andare avanti a lungo!”.
Un ultimo pensiero il mister lo ha dedicato al torneo Juan Hernandez, disputato a gennaio nella piscina dei mosaici del Foro Italico, nel quale i suoi ragazzi si sono piazzati al quarto posto. “Il torneo è stato organizzato (fra gli altri) dalla SS Lazio, in onore di uno dei suoi grandi ex-giocatori, Juan Francisco Hernandez Silveira, ex-portiere nazionale cubano, ridotto in stato vegetativo persistente dal 2004 in seguito ad un intervento chirurgico finito molto male. Per i ragazzi è stata una bella esperienza di sport, ha dato loro la possibilità di confrontarsi con alcune delle più importanti realtà della pallanuoto giovanile della regione, ma soprattutto ha consentito loro di ragionare su problematiche più complesse di quelle riguardanti una semplice partita. Entrare in contatto con la sofferenza che una vita può nascondere, pur nel contesto giocoso di tante gare, è stata sicuramente un’occasione di riflessione e di crescita per i miei piccoli uomini. Ringrazio la società per l’aiuto ed il sostegno che ci ha dato, augurandoci di poter continuare insieme per tanto altro tempo ancora”.
Gianluca Stisi (Ufficio stampa Racing Nuoto Roma)