C M – Libertas Roma Eur – Ede Nuoto 9- 7

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"Ben si conosce, disse don Chisciotte, che non sei pratico di avventure; quelli sono giganti, e se non temi, fatti in disparte e mettiti in orazione mentre io vado ad entrar con essi in fiera e disuguale tenzone." (Don Chisciotte de la Mancia)

 

SERIE C- Girone 5

Libertas Roma Eur – Ede Nuoto 9- 7 (2-1; 4-1; 1-1; 2-4)

Marcatori Libertas: Todini 4; Cimini 2; Carrer 1; Di Martino 1; Serraiocco 1.

Marcatori Ede: L. Castaldo 3; Cingolo 3; Fortuna 1.

 

Ci scusiamo sin da ora se, per rendere l'idea di quanto accaduto sabato nell'impianto della Zero9, abbiamo dovuto scomodare un grande della letteratura spagnola come Cervantes.
Avremmo voluto raccontare, a prescindere dall'esito positivo o meno dell'incontro, la cronaca della partita, soffermandoci sui gesti tecnici degli atleti, esaltandone la prestanza fisica e la qualità delle azioni, avremmo voluto raccontare della capacità di lettura della partita dei due mister. Purtroppo oggi non si parlerà della palomba di Cingolo o dell' eurogol di capitan Castaldo o dello strapotere tecnico e fisico del centroboa della Libertas. Oggi si ritiene doveroso spostare il focus dell'attenzione sul vero protagonista di giornata, il sig. M. De Liddo, perché bisogna esaltare ogni sua singola interpretazione, perché capita davvero raramente di vedere un arbitro così motivato nel tener saldamente in pugno una partita.
Che grinta signori! Quanto carisma nel mantenere una decisione nonostante le proteste dei componenti in acqua o in panchina. Che rarità trovare un arbitro che dialoga con i giocatori invece di minacciare l'uso dei cartellini rossi e che interpreta senza alcuna sbavatura il regolamento. Che lettura di partita! Ineccepibile!
Quella del sig. M. De Liddo è stata senza dubbio la partita della sua consacrazione, fischietti del suo calibro meritano certamente palcoscenici più edificanti di un campionato di serie C.
Ok, dai, va bene essere ironici ma forse fino a questo punto è esagerato, non sia mai che poi, a forza di leggere, le persone pensino realmente che quello di ieri è stato un arbitraggio all'altezza della situazione.
Sia chiaro, si fanno i complimenti alla Libertas per essere stata più lucida di noi in alcuni frangenti della gara (anche perché davvero non aveva modo di contestare alcunché).
Chiarito tale aspetto, doveroso nello spirito "decubertiano" che sempre deve distinguere questa società, un plauso va fatto anche ai ragazzi dell'Ede.

I ragazzi di Mister Tomassetti nonostante tutto hanno dato prova di coesione e di forza di gruppo. Hanno dovuto combattere contro i proverbiali mulini a vento, consapevoli di aver perso in partenza la partita, perché ogni volta che provavano ad uscire dalle "sabbie mobili" si vedevano spinti nuovamente e con sorrisi beffardi nel tremendo pantano.
Almeno 4, 5 episodi gravi (e tutti ad appannaggio di una sola squadra) pesano in capo al fischietto del sig. M. De Liddo:
A fine primo tempo su una situazione di 2 contro 1 per l' Ede, il Collina della pallanuoto vedeva una "palla sotto", fischiava contro fallo e, nemmeno a dirlo, permetteva il 2 contro 1 in favore della Libertas.

Nel secondo tempo non convalidava un gol con pallone decisamente oltre la linea immaginaria di porta (servirebbe la gol line tecnology anche nella pallanuoto, ovviamente è ironico).

A gioco fermo (si dovevano battere i due metri dopo la deviazione del portiere dell'Ede), nel corso del secondo tempo, fischiava un rigore per la Libertas per rientro anzi tempo del giocatore espulso.

Sempre nel secondo tempo fischiava una brutalità nei confronti di un nostro giocatore, quando in realtà andava cacciata la coppia per reciproche scorrettezze. 

Nel corso dei 4 minuti giocati con l'uomo in meno, veniva  annullato un gol regolarissimo a L. Castaldo per errore tecnico della giuria che alzava la paletta rossa nei confronti di un giocatore della Libertas (in realtà al suo primo fallo grave) e che dunque, coadiuvato da una grande giuria (si sa, così come i grandi uomini amano essere circondati da persone di pari genialità, così anche i grandi arbitri devono circondarsi di una grande giuria) invece di mantenere il gol e rettificare il numero di espulsioni nei confronti dell'avversario, annullava gol ed espulsione.

Nel corso del quarto tempo mandava anzi tempo sotto la doccia due giocatori dell' Ede rei solamente di invocare un fallo semplice.

Morale della favola, una bella partita veniva pilotata e rovinata dal signore più volte citato, che ha avuto il merito non solo di compromettere la gara di sabato 25 febbraio, ma di pregiudicare ab origine anche la prossima (visto le 3 squalifiche che verranno irrogate ai nostri atleti).

Quindi, ancora una volta complimenti alla Libertas che, paradossalmente non ha rubato nulla, nel senso che si e' trovata nella posizione di poter beneficiare delle scelte arbitrali approfittando della giornata davvero bizzarra del sig. M. De Liddo.

Peccato perché la partita sarebbe stata davvero bella. Restiamo col dubbio circa l'esito finale con un arbitraggio migliore visto il parziale di 5 a 2 a uomini pari.

La cosa che dispiace non è tanto aver perso, quest'anno è toccato a noi, lo scorso anno a loro, quanto il sentirsi poco tutelati quando si va in acqua. Sia chiaro questo è un discorso più ampio di una singola partita ed è un discorso che si sente fare da tutte le altre società.

L' atleta quando sbaglia viene richiamato in panchina e magari, per punizione, vede tutto il resto della partita senza più scendere in acqua. Purtroppo quando sbaglia un arbitro non succede nulla, ti puoi lamentare ovunque, perfino in federazione ma tanto lo ritrovi ad arbitrare e fare danni la settimana dopo, e a farne le spese sarà un'altra squadra o se sei particolarmente sfortunato come noi (vedi ad Anzio con i Castelli Romani) ti ritocca a te.

Noi ci alleniamo, chi più chi meno, quasi quotidianamente e pretendiamo che facciano lo stesso anche gli arbitri, perché l'arbitro bravo è quello che a fine partita fa dimenticare della sua presenza, non quello che fa parlare di se'.

Alla Libertas diamo appuntamento al ritorno, sportivamente parlando, sperando, questa volta, di giocarcela ad armi pari!

 

 

P.S. Non si cercano alibi ma solo discreti arbitraggi.

Ede Nuoto

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