A1 M – AN Brescia vince ma non brilla

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In casa dello Sporting Club Quinto, l’An Brescia vince senza brillare: ad Albaro, nella diciannovesima giornata di campionato, il sette di Sandro Bovo (al rientro dopo i due turni di squalifica) prevale per 14 a 11 (4-2, 4-3, 2-3, 4-3, i parziali) al termine di un match che è stato, sì, sempre sotto controllo ma nel quale, le potenzialità del gruppo, non sono mai venute fuori del tutto. A mancare non è stata tanto la voglia di fare bene, quanto piuttosto un atteggiamento mentale più appropriato e una lucidità che poteva essere più costante: priva di capitan Presciutti a causa di un risentimento muscolare, l’An è arrivata a Genova al termine di una settimana di allenamenti disputati a ranghi ridotti per gli impegni (di World League) con le rispettive nazionali di Del Lungo, Nicholas Presciutti, Randjelovic e Ubovic, e, magari anche inconsciamente, con parte dei pensieri rivolti ancora alla finale di Coppa Italia di domenica scorsa. Fatto sta che, oggi, i biancazzurri – con Stefano Morretti in porta per quattro tempi – non hanno reso secondo le proprie possibilità, e questo anche per merito di un Quinto che ha lottato a viso aperto per l’intero incontro e bravo a sfruttare i varchi lasciati aperti dalla difesa ospite. A pesare sulla prestazione di Nora (lui il capitano con la defezione di Christian Presciutti) anche l’imminente trasferta di Champions in casa del Szolnok, appuntamento a cui l’An vuole arrivare carica al 110 per 100.

«Siamo entrati in acqua – dichiara Valerio Rizzo, oggi a segno tre volte – non con la giusta concentrazione, e questo non deve essere perché, se incontri un avversario determinato come è stato il Quinto, finisci per concedere troppi gol. Le redini del gioco le abbiamo sempre avute in mano, però diciamo che la testa era un po’ altrove: probabilmente, dovevamo ancora smaltire l’amarezza della Coppa Italia. Senza dubbio, una parte dei pensieri era già rivolta alla gara col Szolnok: mercoledì, ne sono certo, il livello d’attenzione e lo spirito agonistico saranno ben diversi, in Ungheria faremo di tutto per non tornare a casa a mani vuote».      

 

Ufficio Stampa AN Brescia

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