A1 M – Guidaldi presenta Lazio-Bogliasco

L’esperienza è quella dote che ti permette di evitare gli errori già commessi. O almeno dovrebbe. Ed è proprio partendo da quanto già vissuto tre settimane fa che il Bogliasco si prepara alla sfida di domani in casa della Lazio. Dopo la beneaugurante vittoria interna con la Roma del 5 gennaio arrivò infatti lo scivolone di Catania, in una gara persa più con la testa che con altro dai biancazzurri. Un passo falso che deve servire da lezione per Gimmi Guidaldi e compagni, reduci dall’emozionante successo di sei giorni ga sul Trieste: “A Catania in effetti sbagliamo totalmente l’approccio alla gara – ammette il capitano bogliaschino – ma credo che il fatto di aver vinto la partita precedente non abbia influito affatto sulla nostra prestazione. Ecco perché ritengo che neppure il successo contro Trieste possa avere ripercussioni psicologiche sulla sfida di domani. I nostri problemi casomai sono altri, non certo l’esaltazione dopo una vittoria. Sappiamo dove sbagliamo ed è su quegli aspetti che dobbiamo lavorare”.

Aspetti che si proverà a limare già nella difficile trasferta nella Capitale: “Per come la Lazio è strutturata ci assomiglia molto – sostiene ancora Guidaldi – essendo l’unica altra formazione insieme a noi a non avere stranieri e ad essere composta quasi esclusivamente da giovani provenienti dal proprio settore giovanile. Inoltre, proprio come noi, nelle ultime stagioni hanno cambiato poco. Ciò che purtroppo ci differenzia sono i risultati raccolti fin qui. Loro hanno fatto una prima parte di stagione molto buona ma non credo che questo basti per farli rilassare. Arriveranno a questa sfida molto carichi, desiderosi di allontanarsi ulteriormente dalla zona playout e magari di fare un pensierino a quella che garantisce un posto in Final Six”.

Un incrocio difficile nella sempre ostica Piscina dei Marmi del Foro Italico attende quindi i bogliaschini. Un incrocio che però per Guidaldi significa ritrovarsi di fronte un carissimo amico d’infanzia, Daniele Giorgi: “Sono anni ormai che ci scontriamo in acqua dopo essere cresciuti assieme da ragazzini proprio in questa vasca. Dovremmo esserci abituati invece, almeno per me, è sempre un’emozione molto forte ritrovarmelo davanti come avversario. Oltretutto quest’anno lui sta vivendo una stagione strepitosa, forse la migliore della sua carriera. Lui sa che lo seguo sempre, facendo il tifo per lui e spero che possa continuare a lungo così. Domani però mi auguro si conceda un turno di pausa…”

 

Bogliasco 1951

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