A2 F Play Out – An Brescia – Brizz 5-7

An Brescia – Brizz    5 – 7  (0-1, 1-2, 2-3, 2-1)

AN BRESCIA: Fanelli, Alberici, Facchinetti, Di Lernia 2, Bovo, Testa, Luci, Matilde Vitali 1, Casali, Buizza 2, Barbieri, Camilla Vitali, Fiorese.  All. Calderara

BRIZZ: Zuccarello, Sapienza, Vitaliano, Arcidiacono 1, Simona Cappello, Carla Cappello 1, Mascari 1, Buccheri 1, Vecchio 1, Consoli 1, Trovato, Marino 1. All. Platania.

Arbitri: Alessandroni e Roberti Vittory.
Delegato: Carannante.
Note: Brizz con dodici giocatrici a referto. Nessuna uscita per limite di falli. Nel secondo tempo, Zuccarello (Brizz) para un rigore a Di Lernia (An).
Superiorità: An 2 su 8 più un rigore, Brizz 5 su 9.

Finisce per un eccesso di tensione, la corsa alla salvezza dell’An Brescia femminile: a Mompiano, nel match di ritorno dei playout di A2, la squadra di Edvin Calderara viene ancora superata dal Brizz Acireale e, dunque, è il team etneo a conservarsi il posto in categoria. Come accaduto a Catania, l’An cede di due – 7 a 5 il punteggio per le ospiti -, al termine di una gara trascorsa a rincorrere un avversario più lucido e concreto lungo tutto l’arco dell’incontro. Se l’incisività delle biancazzurre non è stata all’altezza della situazione, senz’altro la generosità e lo spirito combattivo sono stati di livello: fin dalla prima azione, il volume di gioco dell’An è notevole, con buona intensità di ritmo e svariate palle servite sui due metri. A mancare, però, è stata la precisione nelle conclusioni, a volte anche a causa di troppa fretta; sul fronte opposto, le catanesi si sono mosse con più freddezza, trovando maggiore puntualità nel far fruttare le occasioni create. Anche il rigore non capitalizzato a metà del secondo periodo, sul 2 a 0 a favore del Brizz, ha contribuito a complicare la giornata del sette di Calderara. Sotto di tre (6 a 3) all’ultimo intervallo, nella frazione conclusiva, Casali e compagne buttano il cuore oltre l’ostacolo ma i grandi sforzi prodotti non bastano a riequilibrare le sorti dell’incontro.

«Spiace tanto retrocedere – commenta coach Calderara – soprattutto perché durante questa stagione, siamo cresciuti notevolmente, e dover tornare in B, significa veder limitate le opportunità di far maturare il gruppo. Nessuna della rosa aveva mai giocato in A2 e, in più di un’occasione, abbiamo dimostrato di valere la categoria; far la serie B significa giocare, in media, non più di dieci partite a stagione e, a queste condizioni, crescere diventa più difficile. Comunque, oggi, abbiamo iniziato prendendo gol evitabili e tirando male nella porta avversaria; siamo finiti sotto senza mai trovare il pareggio pur spendendo un sacco di energie. Come in tutta la stagione, le ragazze non si sono risparmiate, provandoci fino all’ultimo: questo non fa che aumentare il dispiacere, abbiamo fatto tanti sacrifici, c’abbiamo messo sempre il massimo impegno e poi la salvezza è svanita veramente per poco».

 

Ufficio Stampa AN Brescia

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