B M – Aquaria: Lettera di Addio alla Pallanuoto giocata

…e poi il Destino ci fece incrociare e nulla fu mai più come prima.

Entrare in vasca oggi per il riscaldamento, annusare quella magica atmosfera che sa di cloro ed agonismo, cercare gli sguardi degli amici e tifosi in tribuna, ripetere quei gesti scaramantici, sempre quelli da anni ed anni, ma oggi sarà diverso…

Emozioni, grinta, amicizie, fatica, soddisfazioni, delusioni, sacrifici, fama, lacrime, dolori, disciplina, carattere, responsabilità, fiducia, coraggio, passione… ecco cos’è per me la Pallanuoto.

Mi risulta già difficile pensar a me stecco come un “ex” giocatore… è vero che già da anni ormai vestivo il doppio ruolo di portiere e di team manager e dunque spesso in panca senza calotta, ma sempre pronto e a disposizione per esser nuovamente “Airone del Piovese”… cominciare questa stagione da titolare nella partita di Como è stato emozionante, dimostrare di esser ancora all’altezza della situazione, ancora di più, dar una mano al preparatore dei portieri Pippo Pastore con i giovincelli Monkey e Leslie un'occasione per regalare consigli ed esperienza.

Gli impegni lavorativi, che ahimè non concedono più il tempo necessario per gli allenamenti, la speranza di veder un giorno qualche nuova leva emergere, la consapevolezza di poter dar ancora molto a questo dannato Sport in altre vesti mi han portato a prendere questa decisione.

Se mi guardo indietro posso solo esser contento di ciò che ho fatto: di sicuro Madre Natura non mi ha dotato del classico fisico da portiere… il buon Gigi Sassi diceva che se ci presentavamo prima di un match senza calottina a bordo vasca, avrebbero indovinato chi fosse il portiere al tredicesimo tentativo… ma mi ha regalato la grinta, l’ambizione, il carisma, la dedizione e tanta tanta forza di volontà.

Non son stato un Azzurro, non ho avuto un Oro olimpico al collo e non ho nemmeno calcato il palcoscenico di una Final Six di Eurolega, ma nel mio Palmares ho forse di meglio: tanti ricordi, degli Amici veri, tante esperienze che mi han fatto crescere seppur con mille difetti, come Uomo.

Ho avuto la fortuna di giocare in varie squadre, in diverse categorie ed in ognuna di queste esperienze ho imparato un sacco di cose, ho messo sempre tutto me stesso, anche dove probabilmente non lo meritavano, ma era la Pallanuoto a meritarlo; tante squadre, ma un’unica “casa”, sì perché la mia casa, la mia famiglia, la mia squadra del Cuore è sempre rimasta l’AQUARIA di Piove di Sacco, anche quando il Destino ci ha allontanato e messi contro, sapevo che prima o poi sarei tornato all'ovile, sapevo che il cerchio si sarebbe chiuso e il sogno di portar questa famiglia in Serie B si è realizzato… il mio personale Scudetto, il mio Oro Olimpico, mio e dei miei amici di sempre; riuscire a portare poi a giocare a Piove di Sacco atleti di altre categorie e di altri “giri”, concretizzando parole che per molti erano solo “chiacchiere da bar” son stati i miei personali “goal”; Andrea Arlanch fu il primo “straniero”, arrivarono poi “Casta” Castagnoli, il mulo Efrem Valeri, Chicco Molena e poi ho fatto diventare realtà qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato: portar i fuoriclasse (ed amici prima di tutto!) Alby Trevisan e “Ciccio” Bacelle al PioveDeSaco, come ci chiamava il compianto Tuscia.

Eh già, anche l’incontro con Tuscia è stato frutto della Pallanuoto e col sorriso ricordo ogni sfottò che mi lanciava quando esultavo o mettevo in scena una delle mie “Meisterate” fuori o dentro il campo; col pensiero rivolto a lui organizzerò di sicuro un torneo con tutti quelli che son stati miei avversari e/o compagni in vasca nel corso degli anni, quel famoso torneo che proprio con Franz stavo organizzando e dove lui stesso aveva promesso di giocare. A lui mi piacerebbe fosse intitolata la Piscina del Plebiscito.

Ho avuto tanti allenatori, e con ognuno di essi ho battibeccato, non ho mai saputo trattenere le mie ragioni quando ero convinto di averle… poi sempre si risolveva con una chiacchierata chiarificatrice ed una pacca sulla spalla. Da ognuno ho imparato qualcosa: da qualcuno la tecnica da qualcun altro la tattica, da qualcuno qualche fondamentale insegnamento di Vita…
Da Marco Rubin e Giorgio Chiovato a Nicola Longhin, passando per tanti tanti personaggi tra cui vorrei citare di sicuro il “Dessa” De Sanzuane, che mi ha fatto fare la pazzia di finire a giocare a Venezia ed il Barone De Crescenzo con cui si disquisiva di Arte a 360°, prim’ancora che di “uoterpolo”…

Dei “colleghi” portieri potrei parlarne per giorni e giorni… tra due estremi difensori della medesima squadra il rapporto può esser o bianco o nero: dualismo pesante o ottima ed armoniosa intesa… diciamo che solitamente si cade nella prima ipotesi, ma non con questi due: l’esperto Renato Villaminar che (assieme al fratello Antonio!) tantissimo ha creduto in me fin da giovincello ed il buon Manuel Gaspari con cui, dopo anni da avversari, ci siam trovati a condividere l’esperienza nella Mestrina Nuoto e poi qui, nella “mia” AQUARIA fino alla conquista della Serie B; a Manuelito auguro di risolvere i suoi problemi alla spalla, che mi han fatto rimanere anche per questa stagione in vasca.

Vorrei citare uno ad uno tutti coloro che ho conosciuto in acqua, compagni o avversari, ma non basterebbero giorni e giorni per scrivere (a me!) e per leggere (a Voi!), ogni persona ha lasciato in me qualcosa, nel bene o nel male, chi più e chi meno; voglio comunque nominare alcune di queste persone: il “Nero” Billiato che fu il primo a prendersi cura di me quando dalla corsia dei “girabraccia-contapiastrelle” (i nuotatori!) approdai alla Pallanuoto, il “Nonno Trevi” Nicola Trevisan con cui ho condiviso la pazzia di Venezia e non solo e con cui tutt’ora condivido tantissime cose nonostante gli impegni lavorativi di entrambi; voglio citare poi “Riccardino” Vianello che fu uno dei miei primi avversari alla fine degli anni 90 in Serie D e che finì per portarmi a giocare nella sua RN Venezia e a continuare l’avventura “lagunare” nella Mestrina Nuoto e che poi convinsi io a seguirmi a Sant’Urbano; Alberto "13" Tredese, la “Testata d’angolo”, sì, perché fu scartato da qualche “costruttore” e fu la mia fortuna: grande centroboa e Ragazzo d’Oro, amico leale, mio fido scudiero… sinceramente non penso abbia tutte le “fassine al cuerto” perché solo un pazzo dopo la prima esperienza assieme all’AQUARIA può decidere di seguirmi a Mestre, Sant'Urbano e nuovamente a Piove di Sacco per conquistare la Serie B: mai pazzie furono così azzeccate!

Menzione speciale anche per "Steno" Pinato, l'attuale capitano che mi ha seguito fin da giovanissimo nelle fila dell'AQUARIA e a cui rivolgo un personale in-bocca-al-lupo per guidare in campo la squadra quanto prima nuovamente in Serie B.
No, più ci penso e più mi rendo conto che non è stato facile prender una simil decisione, ma prima o poi doveva arrivare; crescer la visibilità, la popolarità, lo spettacolo, l'organizzazione, il livello in campo e fuori di questo Sport saranno adesso le mie nuove sfide!

Un grosso ringraziamento va alla società, il 2001 Team, per avermi permesso negli anni di crescere in questo ambiente; tante son state le discussioni ed i battibecchi, che ora ricordo sorridendo perché mi rendo conto che alla fin fine pur con altri strumenti, linguaggi, metodi, ma si stava perseguendo il medesimo e comune obbiettivo: il bene dello Sport!  e proprio alla Società ho dato la mia massima disponibilità per rendermi utile al "direttivo Pallanuoto".

Cos'ho vinto in carriera? ufficialmente il mio Palmares recita così: due promozioni in C con Aquaria, due promozioni in B, una con Mestrina Nuoto e una con Aquaria, una qualificazione play-off per la Serie A con Mestrina Nuoto… soddisfazioni, di sicuro, ma non sono queste le vere vittorie: non posso non mettere al primo posto nei miei successi i momenti di felicità ed allegria vissuti nelle tante trasferte, nei numerosi tornei estivi, dal Garda a Livorno con la squadra di amici che ho creato (gli A.S.S.E.T.A.T.I.), le scorribande estere in Repubblica Ceca col Verona, gli anni del Torneo di Amsterdam, le fantastiche esperienze croate dei Tornei SIDRUN organizzati dal colosso RedBull… di sicuro non è ancora giunto il momento per dire addio queste iniziative dove Pallanuoto e Goliardia si fondono per dar vita a situazioni memorabili.
La Pallanuoto Piovese, o più in generale Padovana, ha ancora tanto da esprimere e voglio poter dar il mio contributo affinché i ragazzini che si avvicinano a questa "droga" possano rimanerne inebriati così come è capitato a me, affinché possano vivere tutto ciò che ho vissuto io, affinché possano un giorno dire di esser stati fortunati ad aver intrapreso questa strada.

Un'ultimo pensiero lo voglio dedicare ai genitori di questi ragazzi che si avvicinano a questo Sport: la Pallanuoto non è un hobby o passatempo… la Pallanuoto è una passione, uno stile di vita… un mezzo con cui i vostri bimbi possono divenire uomini… possono imparare a gestire il proprio tempo… possono crescere come singoli e come squadra… possono migliorarsi giorno dopo giorno mettendosi in gioco su più fronti!

…e poi tutto ritorna nelle mani del Destino e chissà cosa ancora potrebbe riservarmi: le idee sono tante, tantissime, forse troppe… a lui mi affido!

 

Buona pallanuoto a tutti!

 

Mauro Galvan

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