Css Verona – Plebiscito Padova 7-6
Una grande prova corale, una Nigro strepitosa e la tripletta di Alogbo stendono Padova
Roba da non crederci. Dopo la dura lezione dall’Orizzonte Catania, la Css Verona compie l’impresa quando meno la si attende. Il derby contro il Plebiscito Padova, terzo della stagione dopo il 3-23 in Coppa Italia ed il 6-14 all’esordio in A1, finisce con i tifosi gialloblù in festa. La squadra di Giovanni Zaccaria sconfigge le campionesse d’Italia in carica per 7-6 (parziali di 0-2, 2-3, 3-1, 2-0).
Fin dalla prima superiorità numerica del Plebiscito – saranno ben otto – Nigro si mostra in gran serata. Nella frazione iniziale sono le ospiti a passare con due bordate di Armit e Dario, però la Css tiene l’alto ritmo delle scudettate e mostra molta attenzione sia in difesa che smorzando i contropiedi avversari. Padova triplica con Barzon, poi Verona si sblocca con una deviazione volante di Alogbo. Le padrone di casa si avvicinano ancora con un rigore di Verzini, ma vengono punte nuovamente da Barzon e da Millo.
Il palmarès suggerisce che il risultato di 2-5 possa esplodere a favore del Plebiscito, ma il canovaccio della partita è in disaccordo. Carotenuto si procura un rigore che Bartolini fallisce. Subito dopo Borg sbatte il pallone in porta e Armit allunga immediatamente. A questo punto fuoriescono le ambizioni della Css: Perna chiude un possesso scagliando in rete un diagonale, mentre Braga vince la resistenza di Peani e riporta Verona sotto di uno. Il palo blocca un altro rigore gialloblù ed il forcing di Padova sfuma tra le parate di Nigro ed i tiri fuori dallo specchio. Alogbo di forza impatta lo score e, allo scadere, piazza pure l’incredibile zampata vincente.
A fine match Zaccaria è solare: «Ha vinto la squadra che ha osato di più. La partita si può sintetizzare così: per noi è stata una bella partita, per loro forse no e le due cose, messe insieme, talvolta possono generare un risultato simile. Avevamo voglia di provarci e questa sera le mie ragazze hanno dato qualcosa in più, dimostrando personalità. E c’è stato anche un buon arbitraggio a parer mio, perché comunque i tre rigori, di cui due falliti, ce li siamo guadagnati».
«Con Catania – conclude “Zacca” – abbiamo sbagliato un tempo, con Roma pure. Entrambe queste squadre sono arrivate da noi che erano in palla e quindi non c’è stato scampo. Anche Padova stasera, quando abbiamo sbagliato, ci ha punite immediatamente. Ma stavolta abbiamo avuto quell’attenzione e quella continuità che finora ci erano mancate. Forse è scattata una molla, speriamo non sia solo un episodio».
I tre punti conquistati contro il Plebiscito possono essere una sorta di bonus che Prandini e compagne non dovranno assolutamente sciupare in ottica salvezza. Già sabato è in programma il viaggio nella tana del Torre del Grifo per una sfida fondamentale che andrà affrontata con la massima attenzione.
TABELLINO
CSS VERONA – CS PLEBISCITO PADOVA 7-6
parziali: 0-2, 2-3, 3-1, 2-0
Css Verona: Nigro, Sbarberi; Bartolini, Cressoni, Peroni, Borg 1, Alogbo 3, Braga 1, Perna 1, Carotenuto, Prandini, Verzini 1, S. Mattioni. All. Zaccaria
Cs Plebiscito Padova: Teani, Giacon; Barzon 2, Savioli, Gottardo, Queirolo, Casson, Millo 1, Dario 1, Grab, Ranalli, Meggiato, Armit 2. All. Posterivo
Arbitri: Baretta, Bianco
Superiorità numeriche: Verona 0/1 + 3 rigori (2 non realizzati), Padova 1/8
Note: nessuna giocatrice uscita per limite di falli; nel terzo tempo Bartolini (Css) e nel quarto tempo Verzini (Css) falliscono un rigore; spettatori 250 circa
Css Verona