A1 F – Il Bogliasco saluta Carola e Virginia

La nuova era del Bogliasco in rosa ripartirà senza due dei perni dell’ultimo decennio. Per la prima volta dall’inizio del millennio nello spogliatoio biancazzurro non si vedranno più appese le calottine e i costumi di Carola Falconi e Virginia Boero. Due presenze storiche del collettivo levantino, capaci di arrivare ai vertici della pallanuoto nazionale e di cimentarsi con l’acqua clorata europea dopo essere partite dalle categorie più basse di questa disciplina.

Nate e cresciute agonisticamente alla Vassallo, il portiere ed il difensore hanno deciso di cambiare strada salutando quella che per buona parte della loro esistenza è stata la loro casa non solo sportiva. Per entrambe, come era già accaduto nei mesi scorsi ad Eugenia Dufour e Francesca Trucco, alla base di questa scelta ci sono motivazioni soprattutto professionali e l’impossibilità di combinare gli impegni lavorativi con il dover affrontare quotidianamente lo sforzo di prepararsi al meglio ad un campionato duro come quello di Serie A1.

“Prendere questa decisione non è stata una cosa facile ma credo che alla fine sia la cosa giusta da farsi – ammette Carola, per oltre dieci anni capitano della squadra trascinata alla conquista della Coppa Italia nel 2016 – Una stagione tribolata come quella scorsa, iniziata con l’operazione all’anca, proseguita con una lunga convalescenza e trascorsa senza che riuscissi mai a riprendere il mio ruolo da titolare ha indubbiamente influito nella mia scelta finale. Ma il fatto di lasciare Bogliasco deriva soprattutto dal moltiplicarsi dei miei impegni professionali che quest’anno saranno molto più gravosi rispetto al passato. In queste settimane ho avuto diverse richieste di trasferimento anche da parte di squadre importanti ma tutte erano lontane da qui e io francamente non me la sono sentita di mollare tutto ciò che mi sono costruita in questi anni a Bogliasco. Ho deciso quindi di rimanere a vivere e lavorare qui pure a costo di dover continuare a giocare in una categoria inferiore. Del resto alla mia età credo di aver ormai dimostrato quello che è il mio valore e di non dover più convincere nessuno su quanto valgo veramente”.

Per un curioso incrocio del destino la decisione di Carola aprirà la strada della prima squadra a sua sorella Elena, di dieci anni più giovane, che da quest’anno verrà ufficialmente nominata secondo portiere del collettivo di Sinatra: “Ho parlato a lungo con Mario prima di prendere questa decisione – prosegue Falconi senior, che nel frattempo ha deciso di accettare la proposta della federazione argentina diventando il nuovo estremo difensore della nazionale sudamericana – La sua intenzione è quella di puntare forte sui giovani e tra questi rientra anche Elena. Sarebbe splendido se un giorno fosse lei a raccogliere il mio testimone”.

Discorso analogo anche per Virginia che oltre all’impegno da giocatrice abbandonerà anche l’amato ruolo di istruttrice dei ragazzini dell’acquagol. Per lei tuttavia la speranza che il suo sia un arrivederci più che un addio non appare un azzardo: “La mia vita è sempre stata alla Vassallo ma ora ho ricevuto un’offerta di lavoro importante, alla quale non si poteva proprio dire di no – spiega l’ormai ex numero 9 biancazzurra – Anch’io ho parlato a lungo con Mario dei miei impegni e dei miei progetti, tra i quali rientra anche quello di proseguire nel corso di laurea in Pedagogia, e abbiamo convenuto come questi non fossero abbinabili al doversi allenare al meglio per una o due volte al giorno. Per questo ho deciso di scendere in A2 dove gli allenamenti sono solo tre a settimana e dove potrò continuare a giocare senza abbandonare del tutto la pallanuoto. Il mio auspicio è quello di poter tornare a giocare qui tra uno o due anni. Sempre che ci siano le condizioni per poterlo fare…”.

Bogliasco perde una coppia di giocatrici simbolo della sua ascesa agonistica e tecnica ma guadagna due tifose per le quali le porte della Vassallo resteranno eternamente spalancate. Buona fortuna ragazze! Il vostro nome è già nella storia della nostra società.

 

Bogliasco 1951

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