A1 F – Rogondino (Bogliasco): ‘Giochiamo per zittire chi ci dà per spacciate’

BOGLIASCO – Siamo appena alla terza giornata di campionato eppure per le ragazze del Bogliasco Bene la prossima gara, quella di sabato pomeriggio (h. 18 alla Vassallo) con la Florentia appare già come una sfida da non sbagliare. Un po’ per capire, al cospetto di una probabile rivale per l’obiettivo Final Six, quali siano le reali potenzialità delle biancazzurre, un po’ per gettare immediatamente nel dimenticatoio la brutta sconfitta subita sabato scorso: “Con il Rapallo abbiamo sbagliato completamente l’approccio alla gara – spiega Rosa Rogondino – È vero che tra noi e loro quest’anno c’è una grande differenza a loro favore, ma non credo che sia così ampia come il risultato finale può lasciar intendere. Del resto nella sfida di Coppa Italia di qualche settimana fa perdemmo comunque ma con un margine ben più risicato. Questa volta invece siamo scese in acqua con tutt’altro spirito e il Rapallo ne ha approfittato per punirci severamente”.

Rotonda o meno che sia ogni sconfitta, anche quelle di misura, lascia comunque in eredità lo stesso bottino di punti: zero. Ecco perché aldilà del passivo incassato al Poggiolino ora l’importante per le bogliaschine è guardare subito avanti, provando a fare una grande gara con le fiorentine: “Sarà certamente una partita molto delicata perché da come finirà potrà dipendere molta della nostra stagione – afferma ancora Rogondino – Qualcuno all’esterno continua a ripetere che dobbiamo pensare solo a salvarci. Noi però non la pensiamo affatto così e siamo convinte di poter toglierci diverse soddisfazioni. Sappiamo di dover seguire la strada che Mario (Sinatra, ndr) ci indica per crescere e raggiungere quelle finali scudetto che sono il nostro obiettivo. Per riuscirci sarà importante vincere sabato e proveremo a farlo con tutte le nostre forze pur sapendo di avere davanti un avversario molto molto forte che ha fatto bene fin qui in campionato”.

Classe 1997, pur essendo giovanissima Rosa si trova nell’inconsueto e per lei inedito ruolo di fare da veterana ad un gruppo dall’età media molto bassa dopo la “rivoluzione verde” attuata a Bogliasco nell’ultima estate: “Effettivamente è una cosa un po’ strana per me che fino a pochi mesi fa ero una delle più piccole del gruppo. Però questo ruolo non mi pesa affatto. Ormai sono a Bogliasco da oltre sette anni, conosco alla perfezione l’ambiente e anche molte delle mie giovani nuove compagne. Noi esperte sappiamo di aver un compito di responsabilità nei loro confronti e cerchiamo di assolverlo al meglio anche grazie alle indicazioni che un tecnico esperto e sapiente come Mario ci sa fornire sempre. Il gruppo è giovane ma è anche molto valido. E sono convinta che lo dimostreremo presto”.

Anche per mettere a tacere la voce di chi da fuori pensa ad un Bogliasco ormai in disarmo…

 

Bogliasco 1951

image_pdfSalva in PDFimage_printStampa il contenuto