A1 F – Seconda trasferta consecutiva per le ragazze del Bogliasco

Gagliardi

Dopo il successo al cardiopalma, ottenuto all’ultimo assalto, sabato scorso ad Ancona ora le biancazzurre vogliono concedersi il bis anche in casa del Trieste, in una sfida divenuta ormai un classico della Serie A1 femminile.

Una gara particolare soprattutto per Gaia Gagliardi che delle alabardate ha fatto parte fino a pochi mesi fa: “Sono felicissima – afferma la centroboa ligure – di tornare alla Bianchi da una società che mi ha dato tanto e di ritrovare, pur se da avversarie, molte delle ragazze con cui ho condiviso un anno di vita. Però ovviamente sabato vorrò vincere, anche perché arriviamo allo scontro a parità di punti e una vittoria ci darebbe grande fiducia. Riuscirci però non sarà semplice anche perché la trasferta è bella lunga. Ma le nostre intenzioni sono quelle di fare del nostro meglio per portare a casa altri tre punti”.

Gaia parla poi del suo recente approdo in Riviera: “A Trieste ho fatto una bella esperienza sportiva e di vita lontano da casa ma poi è prevalsa di voglia di tornare dalla mia famiglia, qui a Genova. Bogliasco mi ha dato l’opportunità di farlo, entrando a far parte di un gruppo giovane e ambizioso, con un progetto a lungo termine. E poi qui c’è Mario Sinatra, non proprio un allenatore qualunque…”

Facendo un passo indietro, Gagliardi ripercorre la bella e sofferta vittoria dell’ultimo turno di campionato, arrivata a due secondi dalla fine di un incontro equilibratissimo: “Quella di Ancona è stata una partita molto sofferta e tesa per entrambe. Noi arrivavamo dal precedente di fine settembre in Coppa Italia nel quale avevano vinto con un punteggio larghissimo (17-2, ndr) e dunque volevamo in quale modo confermare quella nostra supremazia. Loro al contrario avevano grande voglia di riscatto e lo hanno dimostrato in acqua. All’ultimo noi siamo stati un po’ più fredde e siamo riuscite a ribaltare una situazione che si era messa male mettendo a segno due gol consecutivi. Un segnale importante per il futuro”.

foto di Carlo Rinaldi

Bogliasco 1951

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