A1 M – Iren Genova Quinto, ko di misura in casa della Lazio

Luccianti: “Noi bene solo per pochi minuti”

SS LAZIO NUOTO – IREN GENOVA QUINTO 11-10

SS LAZIO NUOTO: Correggia, Ferrante 1, Colosimo, Sebastiani, Vitale 1, Antonucci 4, Giorgi, Cannella, Leporale 2, Biancolilla, Maddaluno 3, Marini, Garofalo. All.

IREN GENOVA QUINTO: Pellegrini, Paunovic 3, Vavic 1, Mugnaini 1, F. Brambi 1, Lindhout 2, Gavazzi, Bielik, Boero, Bittarello, M. Gi 2, Amelio, Pellerano. All.

Arbitri: Fusco e Lo Dico
NOTE: Parziali 2-2, 4-1, 4-2, 1-5. Spettatori 400 circa. Cannella (L) e Boero (Q) espulsi per reciproche scorrettezze nel primo tempo. Superiorità numeriche: Lazio 5/7, Quinto 7/8.

L’Iren Genova Quinto perde di misura (11-10) in casa della Lazio ma secondo il tecnico biancorosso Gabriele Luccianti “non bisogna farsi trarre in inganno dal fatto che abbiamo perso solo di un gol“. Nella seconda giornata di campionato di serie A1, infatti, con la formazione capitolina è andata in scena una partita speculare a quella di sabato scorso con la Pallanuoto Trieste, solo che questa volta a patire molto e svegliarsi solo alla fine sono stati proprio i genovesi. “Nei primi due minuti abbiamo fatto bene, creando un buon gioco e andando due volte avanti – aggiunge Luccianti – e poi ci siamo svegliati negli ultimi sei minuti, anche con un ottimo parziale, ma in mezzo a tutto questo abbiamo subito, soprattutto nell’uno contro uno, nei singoli. Poi quando ci siamo trovati alle corde e la partita sembrava segnata siamo venuti fuori, abbiamo segnato e conquistato un punteggio che desse la parvenza di una gara equilibrata. Ma non è stato così, siamo stati troppo passivi e confusi in avanti, deboli, molto deboli in difesa“.

Secondo Luccianti si tratta di una “metaforsi” che si può estendere un po’ a tutto il campionato: “In questo momento siamo una squadra squilibrata – continua il tecnico – Se ci gira bene produciamo bel gioco e andiamo a segno con facilità, altrimenti non riusciamo a reagire. Ma se penso alla sconfitta dell’Ortigia o alla rotonda vittoria del Trieste con il Bogliasco allora capisco che in questa fascia ogni gara è aperta e ogni giornata rimette tutto in discussione. Farà meglio chi avrà più costanza, e per quanto ci riguarda toccherà a me darla. Nel bene e nel male, è una responsabilità mia. La ricetta è una sola: lavoro, lavoro, lavoro“.

 

Foto di Paolo Zeggio

Sc Quinto

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