Rari Nantes Bologna – An Brescia 16 – 6 (6-1, 4-1, 3-2, 3-2)
RN BOLOGNA: Sesena, Monaco 3, Caverzaghi, Morselli, Invernizi 1, Verducci 4, Mataafa 1, Nicolai 3, Toselli, Budassi 4 (due rig.), Franci, Farneti, Guerriero. All. Andrea Posterivo
AN BRESCIA: Fanelli, Alberici, Facchinetti, Di Lernia 1, Bovo 1, Testa 1, Usanza, Vitali M. 1, Casali 2, Buizza , Barbieri, Serra, Fiorese. All. Calderara.
Arbitro: Franceschini
Contro una delle maggiori candidate al salto di categoria, l’An Brescia femminile paga dazio senza, però, sfigurare: in casa della Rari Nantes Bologna, nel tredicesimo turno di A2, la squadra di Edvin Calderara viene superata con un netto 16 a 6, ma la prova delle leonesse non è da considerare una disfatta. Senz’altro più esperte e con individualità di ben altro livello, le padrone di casa iniziano con ritmi molto intensi, prendendo il largo grazie a un’ottima lettura delle situazioni di gioco, prerogativa che, nella sostanza, si concretizza con una serie di efficaci ripartenze. Nonostante l’avvio decisamente in salita (10 a 2 il punteggio al cambio di panchine), le biancazzurre – partite con la giovane Irene Fiorese, per la prima volta, tra i pali dal primo minuto – non rinunciano mai ad impostare le proprie trame e, in fase di copertura, tutto l’organico si prodiga sempre per tenere alta la guardia e contenere le forti avversarie. La solida tenuta mentale dell’An, in qualche maniera, costringe le felsinee a non mollare la presa neanche quando i conti sono ormai fatti, ed è per questo che il punteggio finale racconta di ben dieci reti di scarto, risultato fin troppo severo nei confronti del coraggio e dello spirito agonistico della giovane formazione ospite.
«Sapevamo che oggi sarebbe stato un match difficile – commenta coach Calderara -, e il loro inizio ha confermato in pieno le previsioni. Da team esperto e di qualità superiore, hanno subito sfruttato le occasioni che abbiamo offerto, prendendo i giusti tempi nel ripartire sulle nostre conclusioni e colpendo con puntualità ad ogni nostro minimo errore. Su questi aspetti, una squadra giovane come la nostra non ha che da imparare e vedremo di fare tesoro di quanto accaduto. Sotto di otto gol a metà gara, c’era il rischio di finire sommersi, invece sempre cercato di limitarle tentando di dire la nostra fino alla fine, e di questo non posso che essere contento. Certo, dieci reti di differenza, sono tante, ma il peso specifico di Bologna è superiore al nostro e, se avessimo mollato i remi, il divario sarebbe stato più ampio. Siamo giovani e abbiamo bisogno di esperienza: il debutto di Fiorese da titolare, va letto in questo senso. In alcune occasioni, l’emozione ha tradito Irene, però varie buone parate le ha, comunque, fatte».
Ufficio Stampa AN Brescia