Champions League SF – La maledizione dello Jug colpisce ancora la Pro Recco

La maledizione dello Jug colpisce ancora la Pro Recco: a Budapest i campioni in carica vincono per 10-9 e conquistano la finale di Champions League. Una beffa atroce per i ragazzi di Vujasinovic che sotto per oltre metà gara erano riusciti a rimontare e portarsi in vantaggio a quattro minuti dalla fine del terzo tempo.

"Mi prendo tutte le colpe, non sono riuscito a infondere tranquillità alla squadra in una partita comunque molto difficile contro la formazione detentrice del titolo – afferma l'allenatore serbo -. Non ci sono altre scuse: l'anno scorso si era subito detto che si era perso perché mancava Stefano, oggi la responsabilità è solo mia".

LA GARA – Lo Jug ha giocato ieri, è già in ritmo partita e i biancocelesti faticano ad entrare in gara. E così l'alzo e tiro di Jokovic, dopo 3 minuti, porta in vantaggio i croati. Pro Recco che non trova sbocchi e la controfuga di Loncar manda i campioni d'Europa sul +2. Fondelli va nel pozzetto: Vrlic non sbaglia il 3-0 a due passi da Tempesti. La Pro Recco non abbassa la testa e con l'uomo in più la mette dentro grazie al solito bolide di Ivovic. Ancora più tre Jug, però, con Obradovic che sfrutta una doppia superiorità. A 19 secondi dalla prima sirena Pijetlovic si guadagna un rigore: Sukno dai cinque metri ridà ossigeno ai ragazzi di Vujasinovic per il 4-2 che chiude il primo parziale.

Tre minuti del secondo tempo, Sukno inventa per Di Fulvio che ubriaca il numero uno avversario e sigla il 4-3. Botta e risposta Benic-Filipovic nello spazio di venti secondi, poi è il mancino di Garcia Gadea a tenere la Pro Recco a distanza di sicurezza per il 6-4 di metà tempo.

Cambio campo e biancocelesti in rete con Mandic, da posizione 1, che infila Bijac sul suo palo. Pari che si materializza con Sukno in situazione di superiorità. A metà del terzo tempo la Pro Recco corona la sua rincorsa: Filipovic (uomo in più) dà una lezione pratica del perché sia considerato il migliore al mondo. Markovic da posizione 5 rimette in equilibrio la gara. Altalena di emozioni alla Danube Arena: Jug di nuovo avanti con l'alzo e tiro di Loncar che schizza sull'acqua, sbatte sulla traversa ed entra in rete. I croati segnano ancora con Garcia Gadea che trova il diagonale vincente a 130 secondi dalla sirena. Filipovic regala una piccola boccata d'ossigeno a 2 secondi dal termine del terzo tempo capitalizzando una superiorità.

Ultimo otto minuti e Jug di nuovo in rete con Perrone (uomo in più) a battere Tempesti poi sostituito da Volarevic per il 10-8. È di nuovo Filipovic (poker per lui) a riportare sotto i biancocelesti. A 30 secondi dalla sirena, però, la palombella del numero 10 si spegne sulla traversa: è l'ultima occasione, la Pro Recco domani giocherà solo per il terzo posto.

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