Per la Vela Ancona di A1 femminile e A2 maschile campionato concluso

La decisione attesa è arrivata. Ieri sera con un comunicato la Federazione Italiana Nuoto ha messo la parola fine ai campionati di A1, A2 e B. Una decisione che interessa doppiamente la Vela Nuoto Ancona, che ha la squadra femminile nel massimo campionato e la maschile in A2. La società dorica archivia dunque questa stagione, mentre le squadre erano, rispettivamente, all’ultimo posto in A1 femminile e al settimo nel girone nord di A2 maschile. Ecco le opinioni del tecnico della squadra femminile, Milko Pace, e del presidente della società e allenatore della maschile, Igor Pace.

Coach, campionato annullato, si ricomincia daccapo il prossimo anno. Almeno adesso c’è chiarezza.
“Per la situazione e il momento che stiamo vivendo era la decisione che aspettavamo, anche se da sportivo avrei voluto giocarmela e credo sia anche il pensiero delle ragazze. Sono contento di avere una seconda opportunità, la squadra sarà un anno più grande e più matura, con sulle spalle dieci partite di campionato più Coppa Italia, da lì dovremo ripartire. Quello che abbiamo fatto non sarebbe stato sufficiente, ci sarà bisogno di continuare a migliorare”.

Un altro campionato nella massima serie. Vantaggi e svantaggi?
“Preciso che in questo momento non abbiamo parlato di futuro né con la società né con le ragazze. Prossimamente faremo il punto, è una situazione molto, molto particolare. Da tecnico mi piacerebbe riprovarci con lo stesso gruppo di quest’anno, però la particolarità di questa situazione richiede un punto con la società per capire la situazione economica”.

Come stai e come sta la squadra?
“Bene. Credo che le ragazze stiano tutte bene, almeno dai messaggi. Da lontano ho visto la Strappato e la Ivanova, che in questo periodo vivono insieme, ci siamo scambiati qualche parola, loro dalla finestra. La sensazione che come tutti siamo un po’ stanchi di stare senza piscina”.

La Stankovianska è tornata a casa, la Ivanova farà lo stesso?
“In questo momento, in cui in Russia la situazione Coronavirus è peggiorata, Liza rimane qui. La sua volontà sarebbe quella di restare anche nella prossima stagione, credo che sarà una delle prime ragazze con cui parlerà la società”.

Lontane dall’acqua per due mesi, almeno si potesse tornare a nuotare. Che ne pensi?
“Questo è il minimo. Da allenatore la pausa che facevamo tutti gli anni tra luglio e agosto è già stata fatta. Nessuna ragazza ha mai avuto un periodo di stop lontano dall’acqua così lungo. Il problema è capire se e quando ci saranno gli impianti aperti. Le ragazze stanno dimostrando grande professionalità e vogliono tornare ad allenarsi al più presto. Appena si potrà”.

Guardando avanti?
“In questo momento è prematuro pensare al futuro, aspettiamo il confronto con la società. Il gruppo c’è e ha margini di miglioramento”.

Quale sarà la programmazione degli allenamenti, una volta che si potrà tornare in acqua?
“Sicuramente sfrutteremo giugno e luglio per la riattivazione e la preparazione generale, con più sedute possibili in acqua, situazione permettendo, con attenzione all’aspetto individuale, anche perché un po’ saremo obbligati da questa situazione. Per poi ripartire con la classica preparazione per il campionato da metà agosto”.

Presidente Igor Pace, da presidente come accoglie questa decisione?
“E’ la decisione più giusta, quella che mi aspettavo. Anzi, ci aveva lasciato perplessi il fatto di tenerci in dubbio fino a maggio. E’ stata una decisione inevitabile. Le alternative erano inattuabili. Una soluzione che andava presa immediatamente, anche perché a tutt’oggi non abbiamo ancora certezze sulla riapertura degli impianti. Noi appena riapriremo gli impianti dovremo verificare soprattutto lo stato di salute della società. Non baratterò la salute della società per campionati di vertice o gare internazionali di nuoto. A oggi ripartiamo da questi presupposti, ma ancora non possiamo garantire nulla. Verificati i presupposti di ripartenza poi vorrò conoscere la formula del prossimo campionato di A1 femminile. Da presidente un altro campionato di A1 femminile strutturato come quello dello scorso anno, sinceramente, non lo faccio. Per gli sponsor un campionato con una formula così non ha nessun tipo di appeal. Probabilmente la formula dello scorso anno era la migliore possibile, non so se ce ne sono di migliori, ma per noi è stata una tragedia”.

E come allenatore?
“La risposta non può essere molto diversa. Uno scenario molto prevedibile. Ci stiamo concentrando sulla riapertura degli impianti, e appena sarà possibile rimetteremo in acqua la squadra, non staremo fermi, faremo attività per tutta l’estate senza interruzione, se la situazione legata al virus migliorerà, e dunque se sarà possibile, non escludo anche l’organizzazione di qualche evento. Però il condizionale è d’obbligo. Ma la cosa importante è che la nostra organizzazione parte dal fatto che l’attività possiamo farla solo se riaprono gli impianti e gli impianti riaprono solo se si può fare un certo tipo di attività, cioè tutto. Una piscina non può stare aperta solo per gli agonisti”.

 

Ufficio stampa Vela Nuoto Ancona

Giuseppe Poli

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