A1 M – Un nuovo campionato per il Bogliasco Bene

Edoardo Prian

E’ un nuovo campionato quello che inizierà sabato per i ragazzi del Bogliasco Bene. Un torneo nel torneo che nelle prossime sei gare, le ultime della stagione regolare, difficilmente eviteranno ai levantini la tagliola dei play-out ma che ne definiranno il posizionamento nello schema degli spareggi-salvezza. Ecco perché, nonostante un approdo ormai quasi scontato alle sfide senza appello tra ultime della classe, alla Vassallo non ci si può permettere di abbassare la guardia: “Non possiamo assolutamente farlo – ammonisce Edoardo Prian – difficilmente eviteremo i play-out ma ciò non vuol dire che fino ad allora dobbiamo mollare gli ormeggi. Innanzitutto perché poi riprendere la concentrazione diventerebbe molto più duro e poi perché c’è una posizione da difendere e possibilmente da migliorare. Non bisogna infine dimenticare che c’è ancora la possibiità che i playout siano a tre squadre (nel caso il distacco tra decima ed undicesima sia superiore ai sei punti, ndr) con tutti i rischi che ne conseguirebbero e anche questa è un’eventualità che dobbiamo in tutti modi cercare di evitare. Purtroppo in questa stagione abbiamo perso davvero troppi appuntamenti decisivi e ormai credo che la nostra strada sia segnata dai playout, proprio come l’anno scorso. A questo punto speriamo che anche l’esito finale sia lo stesso”.

Alla luce di tutte queste considerazioni si comprende meglio come la gara di sabato a Trieste, in casa della prima inseguitrice del Bogliasco in classifica, assuma un significato rilevante, nonostante entrambe le contendenti appaiano ormai rassegnate a giocarsi la permanenza nella massima serie a Siracusa a fine maggio: “Quello con Trieste è un appuntamento importante – prosegue il portiere biancazzurro – perché se loro vincessero si avvicinerebbero a noi e rischieremmo di essere ulteriormente risucchiati verso il basso. Questa sarà la prima di tre trasferte che abbiamo il dovere di provare a vincere per tutti i motivi che ho appena elencato. Sono gare certamente alla nostra portata e dobbiamo fare di tutto per vincerle”.

La ricetta per far bene Bogliasco la conosce già. E’ quella messa in vasca, anche recentemente, in partite come quella contro la Canottieri Napoli o il Brescia, oppure vista per tre tempi in casa del Posillipo. Tutte prove nel complesso positive anche se non coronate da risultati finali all’altezza di quanto espresso in acqua e di quanto necessitava ai ragazzi di Bettini: “Il nostro è evidentemente un problema di mentalità – conclude Prian – troppo spesso abbiamo completamente sbagliato l’approccio nelle gare decisive del nostro torneo, salvo poi esaltarci al cospetto di avversari nettamente più forti. Lo si è visto con il Brescia, prima della sosta, ma anche in altre occasioni. E’ chiaro che nelle sfide più delicate per noi la palla pesi di più. Peccato, avevamo tutti altri obiettivi e invece siamo stati risucchiati in una lotta che non pensavamo di dover affrontare. Sono stati mesi difficili. Eravamo convinti di arrivare a primavera in tutta serenità e invece ora siamo qui costretti a combattere. Ora è fondamentale restare in A1 per tutti coloro che ci seguono, i nostri tifosi, la società, il paese, i ragazzi del nostro settore giovanile”.

Insomma, per Bogliasco la retrocessione sarebbe un vero disastro sportivo. Ma ci sono ancora tempo e modo per evitarla.

 

 

Bogliasco 1951

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