Giovanni Velotto, papà di Alessandro, è stato scelto dall'Associazione Waterpolo People quale vincitore del premio YEBA PAPI 2017 che sarà ritirato durante la cerimonia finale della terza edizione dello Yellow Ball Waterpolo International Event, in programma il prossimo 30 Giugno.
Lo YEBA PAPI è un riconoscimento che l'associazione presieduta da Franco Porzio attribuisce al papà di un'atleta, meritevole sotto il profilo sportivo ed umano e che, inoltre, si è particolarmente distinto nella stagione appena conclusa.
Alessandro Velotto di strada ne ha fatta eccome. L'estate 2016 difficilmente la dimenticherà: il giocatore napoletano classe '95 ha ricevuto la sua prima convocazione olimpica, conquistando anche una medaglia di bronzo. "E' il sogno di ogni genitore vedere il proprio figlio partecipare ai Giochi Olimpici e per di più tornare a casa con una medaglia al collo – spiega papà Giovanni -, ma per me Alessandro resta sempre quello spensierato ragazzino che mi fece emozionare immensamente quando a Civitavecchia, nel 2010, conquistò, con la Canottieri Napoli, il primo scudetto giovanile (categoria ragazzi, ndr) battendo in finalissima il Bogliasco".
Quello fu il primo successo di una lunga serie di trionfi sia in nazionale giovanile, (vincendo tutto, oro mondiale ed europeo), sia con il club (protagonista della promozione in A1 della Canottieri Napoli e del ritorno in Europa), sia in nazionale maggiore appunto.
"Alessandro ha dovuto lavorare tanto per ottenere quello che ha ottenuto. In genere tendo a non utilizzare la parola 'sacrificio' quando parlo dell'impegno profuso da Alessandro durante gli allenamenti o dell'impegno mio e di mia moglie nell'accompagnarlo in piscina, presenziando ad ogni partita o allenamento. Tendiamo a dare alla parola 'sacrificio' un'accezione prettamente negativa, invece per me è sempre stata una gioia poter vedere mio figlio divertirsi praticando uno sport che ama profondamente".
Padre esemplare, dotato di grande senso civico e tanta modestia, papà Gianni, artigiano con la passione per la politica e per il sociale, ha ottenuto la fiducia dell'intero quartiere di Ponticelli, dove vive da anni, diventandone consigliere municipale: "E' stato molto bello premiare, come sesta municipalità, Alessandro, Emanuele Liuzzi (canottaggio) ed Emanuela Romano (nuoto) al ritorno dalle Olimpiadi e Paralimpiadi".
Si dice che fare il papà sia un vero e proprio mestiere, Giovanni per Alessandro è qualcosa di più: un vero e proprio angelo custode. "In casa tendiamo a non parlare mai di pallanuoto in maniera ossessiva – spiega Velotto senior – Cerco di rispettare gli spazi di Alessandro ed i suoi momenti di tempo libero. Come cerco di tutelarlo? Standogli vicino semplicemente. Qualche anno fa, la cosa è ormai nota, la Pro Recco con il suo direttore generale Mino Marsili era seriamente intenzionata a portare Alessandro in Liguria. Le scelte sono sempre state sue; io e mia moglie lo affianchiamo e lo sosteniamo in qualsiasi cosa decida di fare".
Già, mamma Rosaria. Anche lei ha sempre seguito Alessandro in ogni sua avventura sportiva. In famiglia anche il fratello maggiore Raffaele, più grande di tre anni rispetto ad Alessandro, pratica la pallanuoto; gioca in Sicilia, al CUS Palermo in Serie C.
L'oro olimpico di Barcellona '92 Franco Porzio contento per il riconoscimento attribuito: "Sotto l'aspetto tecnico, il talento di Velotto è sotto gli occhi di tutti. Mi è sempre piaciuta, però, l'educazione e l'umiltà di questo ragazzo- racconta il 'mancino terribile' della pallanuoto italiana – Auguro a lui, unico napoletano chiamato a rappresentare il Settebello a Rio de Janeiro, una carriera ricca di successi".
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