Master – La bella storia di due ragazzi campioni del mondo

CILIO E CUCCHIA PREMIATI DAL PRESIDENTE GAVAZZI

Durante la settimana si danno appuntamento in piscina, la mattina per nuotare e fare qualche fondamentale, la sera per giocare e fin qui tutto normale. Lo straordinario è che sono “ragazzi” over 65 che quando non si occupano dei nipotini sono in piscina a provare schemi.  Per la Rari Nantes Bogliasco master pallanuoto, il 2015 si chiude con la medaglia d’argento di vicecampioni d’Italia e per due di loro, Angelo Cilio e Luciano Cucchia anche con il titolo di Campioni del Mondo.
Per loro un Capodanno da festeggiare con orgoglio.
Luciano ha quattro nipoti, il più grande ha quattro anni, Angelo due uno quindici, l’altro diciotto.
La loro è una bella favola: sono andati a rinforzare una squadra slovacca, Kvp H2O Polo  Piestany, ai Mondiali di Kazan, hanno giocato contro due formazioni tedesche, un’australiana, girone con semifinali e finale. La prima partita l’hanno persa di un gol, non si conoscevano, nemmeno per nome. Avversari ritrovati  in finale e poi battuti.
Il racconto parte da Ostia, luglio scorso, dove i nostri ragazzi si sono laureati vice campioni d’Italia.

FOTO MEDAGLIA MASTER KAZAN

Angelo, racconta:-“I soliti romani, ci hanno battuto, una squadra con atleti che arrivano anche da altre regioni, sono più forti di noi, ma sono tutti grandi amici, tutti uniti dalla voglia di divertirsi”.

Luciano, tutto vero, ma lo spirito agonistico non passa mai:-“Voglio sperare, rido e scherzo ma se non vinco non mi diverto quindi cerchiamo anche di vincere ma l’aspetto più importante è che lo stimolo della partita, della competizione, ci obbliga ad allenarci. Questo appuntamento a quasi settanta anni o anche oltre, è stupendo. Nel mio caso poi, giocare in allenamento contro i miei due figli è bellissimo. Sono convinto che il movimento master ha grandi potenzialità e margini di sviluppo”.

Angelo da Ostia ai Mondiali di Kazan:-“E’ stato un dispiacere non poter andare con i nostri compagni di squadra, come Rari Nantes Bogliasco, poi gli amici slovacchi ci hanno cercato, ci hanno dato fiducia, soprattutto a me, giocare in una squadra over 65 io che ho quasi dieci anni di più. E’ stata un avventura stupenda. Una formazione composta da cinque slovacchi, quattro americani, due canadesi, e noi due italiani: sono stati dieci giorni meravigliosi. La vittoria finale è stata la ciliegina sulla torta, davvero, perché noi eravamo già felici di partecipare, di essere stati scelti, senza nemmeno conoscerci”.

Luciano è andata così:-“Una storia nata su internet. Avremmo già dovuto andare ai Mondiali in Canada, poi per motivi di infortunio e di famiglia non siamo riusciti. Ci siamo ritrovati. Durante il viaggio in aereo che ci portava a Kazan pensavamo che se avessimo giocato anche un minuto a partita saremmo stati felici, invece siamo stati impiegati in tutti i match, abbiamo segnato tre gol a testa, in acqua anche negli ultimi minuti della finale quando dal meno uno 4-5, siamo passati a vincere 7-5 e conquistare così il titolo. Significa che abbiamo contribuito concretamente, questo ci rende molto felici. Ma questo è solo l’inizio”.

Kazan, poi, è una città magica, di convivenza e grande rispetto, Luciano:-“Siamo rimasti meravigliati. Ci aspettavamo la “solita” russia, strade larghe e vuote, poche auto, casermoni, invece abbiamo trovato una città antica che loro dicono europea, scorci che sembra di essere a Parigi, una bella architettura fine ‘800,  la collina che racchiude templi e chiese di varie religioni, un fiume importante, grande e trafficato. Abbiamo apprezzato  l’appartenenza di quel popolo che con orgoglio si definisce tartaro, gente bellissima. Ottima l’organizzazione perché abbiamo usufruito del’apparato messo a punto per i Mondiali assoluti. Mentre  giocavamo alcune partite del girone di qualificazione, tifavamo Italia”.

Angelo quali sono i prossimi appuntamenti:-“Fosse per me sarebbe divano e televisione ma con gente come Luciano che ti tormenta, ti perseguita, ti ossessiona, abbiamo in programma il prossimo anno gli Europei a Rijeka, un pensiero ai Mondiali a Budapest nel 2017, ed è di questi ultimi giorni l’invito formulato dagli americani per andare a marzo in California, per partecipare ad un torneo”.

 

…CONTINUA SU

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Ufficio Stampa Rari Nantes Bogliasco

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