Bogliasco piange uno degli Eroi del 1981: Roberto Gandolfi

Il portierone dello storico scudetto biancazzurro si è spento questa mattina all’età di 61 anni in Brasile, dove si era trasferito ormai da qualche tempo per dirigere il ristorante che aveva aperto dopo la fine della carriera agonistica.

Figlio d’arte, suo padre Renato fu il secondo portiere del Grande Torino e uno dei due soli superstiti miracolosamente sfuggiti alla tragedia di Superga, Roberto come i suoi fratelli al calcio preferì la pallanuoto. Dopo aver vinto tutto con le giovanili del Nervi in coppia con un’altra futura bandiera bogliaschina, il capitano del tricolore Gianni Fossati, nel 1978 approdò al Bogliasco neopromosso in Serie A divenendo per otto stagioni il guardiano dei pali biancazzurri. Oltre a trascinare i levantini sul tetto d’Italia, in quelli anni Gandolfi divenne una colonna anche del Settebello, partecipando ai mondiali del 1982 e alle Olimpiadi del 1984.

La società Bogliasco Bene 1951, nel ricordare questo straordinario campione, si stringe attorno a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di volergli bene.

Addio Roberto, per Bogliasco eri già nell’Olimpo delle leggende.

 

Bogliasco 1951

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